«In questo momento sono più preoccupato per i miei. Ho saputo che sono andati anche da loro, è stata lunga anche lì. Questo è quello che mi pesa di più».
La perquisizione ha riguardato anche materiale informatico, vecchi appunti, cellulari, computer e persino diari scolastici risalenti al 2007. Tutto per costruire un profilo psicologico e relazionale dell’indagato, secondo quanto riferito anche dai suoi legali.
Verso l’interrogatorio in Procura: «Siamo pronti a tutto»
Andrea Sempio ha poi confermato di essere pronto a comparire in Procura il 20 maggio per l’interrogatorio. «Nei prossimi giorni ci sarà l’incidente probatorio e poi l’interrogatorio. Siamo pronti a tutto quello che verrà. Faranno le loro verifiche, ci sarà una spiegazione. Lo affronteremo mano a mano».
Solidarietà per gli amici coinvolti
Sempio ha voluto esprimere anche solidarietà per gli amici coinvolti nelle perquisizioni, Mattia Capra e Roberto Freddi: «Mi dispiace molto per loro. Non è facile ritrovarsi dentro tutto questo dopo così tanti anni. Ma sono sicuro che tutti affronteremo questa situazione con serietà».
Il contesto delle nuove indagini
Le dichiarazioni di Sempio arrivano in un contesto molto delicato: la Procura ha riaperto il caso sulla base di nuove testimonianze raccolte da “Le Iene”, in particolare quella di un supertestimone che avrebbe visto la cugina di Chiara, Stefania Cappa, gettare un oggetto metallico nel canale di Tromello. Proprio in quel canale è stato ritrovato un martello, che potrebbe essere compatibile con l’arma mai ritrovata del delitto.
Nei prossimi giorni verranno confrontati i profili genetici di Sempio, dei suoi amici e delle gemelle Cappa con le tracce trovate sotto le unghie della vittima. L’interrogatorio di martedì sarà uno snodo decisivo per capire se l’indagine porterà a un eventuale rinvio a giudizio o a un’archiviazione.
Sempio, dal canto suo, ha già fatto sapere di essere disposto a collaborare pienamente con la giustizia per dimostrare la propria estraneità ai fatti.