“Siamo gli assassini di Garlasco”: lo sfogo dei genitori di Andrea Sempio a Quarto Grado
La sera del 12 settembre, la trasmissione Quarto Grado, condotta da Gianluigi Nuzzi su Rete4, ha riportato al centro del dibattito pubblico uno dei casi di cronaca più discussi degli ultimi vent’anni: l’omicidio di Garlasco. Ospiti in studio sono stati i genitori di Andrea Sempio, amico di Chiara Poggi, la giovane uccisa nella sua abitazione il 13 agosto 2007..
Per anni il caso sembrava chiuso con la condanna definitiva di Alberto Stasi, fidanzato della vittima. Eppure, a distanza di oltre 17 anni, le indagini sono tornate ad accendersi, coinvolgendo nuovamente Andrea e, di conseguenza, la sua famiglia. La coppia, formata da Daniela Ferrari e suo marito, non ha nascosto il proprio dolore e la propria esasperazione: «Ormai veniamo visti come gli assassini di Garlasco. È questa l’immagine che l’opinione pubblica ha di noi», hanno dichiarato in diretta televisiva.
Il peso della gogna mediatica
Il racconto dei genitori di Andrea Sempio è apparso segnato da amarezza e sofferenza. Essere nuovamente associati al delitto ha rappresentato per loro un colpo durissimo, soprattutto dopo anni in cui la vicenda sembrava conclusa.
La madre ha ricordato un episodio significativo: una sera, Andrea le avrebbe confidato con voce rotta dall’angoscia: «Ci siamo dentro un’altra volta». Quelle parole, ha spiegato la donna, sono state come una frattura insanabile per tutta la famiglia. Rivivere lo stesso incubo, dopo tanti anni, significa dover affrontare una nuova ondata di sospetti e illazioni che rischia di distruggere la serenità conquistata a fatica.
Il caso dello scontrino di Vigevano
Uno degli aspetti più controversi emersi durante l’inchiesta riguarda lo scontrino del parcheggio di Vigevano, presentato come presunto alibi di Andrea. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, quel documento potrebbe non essere autentico e addirittura ottenuto grazie a un intervento diretto della madre.