Garlasco, spunta un biglietto nell’auto dei Sempio: nuove ombre sull’inchiesta
Indagini su movimenti finanziari e nuovi documenti: la Procura di Brescia valuta possibili collegamenti con la ricostruzione del delitto.
Nuovi elementi nel fascicolo su “Sistema Pavia”
Nell’ambito dell’inchiesta che coinvolge l’ex magistrato Mario Venditti e il cosiddetto “Sistema Pavia”, emergono elementi che potrebbero incidere sulla lettura del caso Garlasco. Le attività, coordinate dalla Procura di Brescia, puntano a verificare eventuali irregolarità e ipotesi di corruzione in atti d’ufficio, con attenzione ai rapporti tra Venditti e Andrea Sempio, amico di Chiara Poggi e oggi sotto inchiesta.
Focus su transazioni e carte: gli atti sequestrati
Gli inquirenti stanno analizzando movimenti bancari tra il 2016 e il 2019, indicati come compensi per spese legali, per accertarne la natura. Nel corso delle perquisizioni effettuate presso le abitazioni di Venditti e dei familiari di Sempio sono stati acquisiti documenti finanziari (bonifici, prelievi, appunti su professionisti) e una copia di un volume giuridico con riferimenti economici allegati. Tutto il materiale è ora oggetto di approfondimenti per individuare eventuali collegamenti rimasti finora inesplorati.
Il biglietto nel portaoggetti: perché è rilevante
Particolare attenzione è rivolta a un biglietto rinvenuto nel portaoggetti di un’auto della famiglia Sempio. Il testo, seppur breve, farebbe riferimento a una scena compatibile con la dinamica del delitto avvenuto in via Pascoli. Il padre di Andrea Sempio ha dichiarato di averlo scritto per ricordare un dettaglio dell’indagine che lo aveva colpito.
Sul foglietto, ora agli atti, ci sarebbe scritto: “118 stesa sul pavimento in fondo alle scale Stasi chiama cc 12-13”.
Appunti, contatti e vecchie denunce: cosa si sta ricostruendo
Tra i materiali acquisiti figurano annotazioni su legali coinvolti, note su contatti telefonici con la famiglia Poggi e documentazione di denunce presentate negli anni successivi al delitto. È stata inoltre recuperata una relazione dei carabinieri risalente alla fase immediatamente successiva ai fatti. Questi elementi, letti nel loro insieme, servono a definire una mappa delle relazioni e a valutare eventuali profili giudiziari ancora non emersi.
Le prossime mosse della Procura
La Procura di Brescia procede con la massima riservatezza, consapevole della delicatezza del fascicolo. Gli approfondimenti su movimentazioni finanziarie e atti sequestrati potrebbero incidere sulla posizione degli indagati e, in prospettiva, alimentare nuove valutazioni sulla vicenda giudiziaria legata al delitto di Garlasco. Dopo quasi vent’anni, la ricerca della verità resta aperta: quali saranno gli effetti concreti di questi nuovi riscontri?