mercoledì, Giugno 18

Tremendo terremoto di magnitudo 6.1, danni e frane: c’è un morto

 

Una potente scossa di terremoto ha colpito nel pomeriggio del 17 giugno 2025.

Il sisma, di magnitudo 6.1, è stato avvertito in diverse aree del Paese e ha causato danni, frane e almeno una vittima. La situazione è in costante aggiornamento e le autorità stanno monitorando l’area per valutare eventuali nuove scosse.

Dove si è verificato il terremoto in Perù

Secondo le rilevazioni dell’Istituto Geofisico tedesco (GFZ), il terremoto ha avuto epicentro a circa 6 chilometri a ovest di San Pedro, nella regione montuosa centrale del Perù. La scossa è avvenuta a una profondità di circa 10 chilometri, una profondità relativamente superficiale che aumenta l’intensità del sisma percepito in superficie.

L’orario della scossa è stato registrato intorno alle 17:22 ora locale. La sua potenza ha fatto tremare non solo la zona epicentrale ma anche le regioni limitrofe, allarmando milioni di persone che si sono riversate in strada.

Le prime reazioni della popolazione

In pochi secondi, il terremoto ha gettato nel panico migliaia di persone. Chi si trovava in casa ha cercato di uscire rapidamente, mentre altri si sono rifugiati sotto tavoli o in zone ritenute più sicure. Le scene riprese da telefoni cellulari e pubblicate sui social mostrano lampadari oscillanti, muri con crepe visibili, oggetti caduti e persone in fuga.

Molti residenti hanno raccontato di aver avvertito un forte boato, seguito da un movimento ondulatorio delle strutture. In alcune città si sono registrati brevi blackout elettrici e disservizi alle linee telefoniche, ma fortunatamente la rete è tornata attiva nel giro di pochi minuti.

Danni e conseguenze del terremoto

Secondo i primi bilanci ufficiali, il terremoto ha causato una frana in una zona montuosa, dove si segnala purtroppo una vittima. Si tratta della prima morte accertata collegata al sisma. Inoltre, si sono verificate interruzioni stradali, danni ad alcune abitazioni rurali e scuole, oltre a piccoli crolli in edifici già fragili.

Alcuni villaggi sono rimasti temporaneamente isolati a causa di smottamenti lungo le vie di comunicazione. Le squadre di soccorso sono già al lavoro per raggiungere le aree più colpite, mentre i tecnici stanno ispezionando i danni strutturali a edifici pubblici e privati.

La zona sismica del Perù: perché questi eventi sono frequenti

Il Perù si trova in una delle aree più sismicamente attive del mondo, dove la placca tettonica di Nazca scivola sotto la placca sudamericana. Questo fenomeno, noto come subduzione, genera una forte pressione geologica che si scarica periodicamente sotto forma di terremoti.

Eventi sismici di magnitudo superiore a 6 sono piuttosto frequenti in questa regione. La scossa del 17 giugno 2025 si inserisce in una lunga serie di movimenti tellurici registrati negli ultimi anni. I sismologi ricordano che una profondità di 10 km è considerata bassa, il che rende i terremoti più distruttivi rispetto a quelli con epicentri più profondi.

Il ricordo del terremoto di Lima e Callao di giugno 2025

Soltanto pochi giorni prima, un altro terremoto di magnitudo 6.1 aveva colpito le aree di Lima e del porto di Callao. In quell’occasione, i danni furono significativi: si verificarono crolli parziali, frane lungo la Costa Verde e si registrò una vittima.

Anche in quel caso le autorità furono costrette a evacuare alcune zone per precauzione e le comunicazioni furono interrotte per alcune ore. Gli eventi sismici recenti dimostrano come il Paese sia costantemente esposto al rischio di terremoti di media e alta intensità.

Come rispondono le autorità: prevenzione e piani d’emergenza

Dopo la scossa del 17 giugno, il governo peruviano ha attivato il protocollo d’emergenza tramite l’INDECI (Istituto Nazionale della Difesa Civile). Sono stati mobilitati mezzi di soccorso, ambulanze e squadre di pronto intervento per raggiungere le aree più remote. Al momento si lavora anche per ripristinare le strade interrotte dalle frane.

In molte città è stato consigliato ai cittadini di non rientrare immediatamente nelle abitazioni, in attesa delle verifiche tecniche. Gli edifici pubblici, come scuole e ospedali, sono sottoposti a controlli di sicurezza per evitare ulteriori rischi in caso di nuove scosse.

Rischio di nuove scosse: cosa dicono gli esperti

Gli esperti dell’Istituto Geofisico del Perù (IGP) avvertono che potrebbero verificarsi altre scosse di assestamento nei prossimi giorni. In situazioni simili, infatti, non è raro che un terremoto iniziale sia seguito da scosse di entità simile o anche superiore.

La popolazione è quindi invitata alla massima prudenza, evitando edifici pericolanti e seguendo le indicazioni ufficiali. Le autorità hanno anche intensificato le campagne informative per educare i cittadini sulle corrette procedure da seguire in caso di terremoto.

L’importanza della prevenzione sismica in Perù

Il Perù, proprio per la sua posizione geografica, ha bisogno di investire sempre più nella prevenzione e nella sicurezza antisismica. Questo significa costruire edifici secondo criteri sismoresistenti, dotare le scuole di piani di evacuazione e formare la popolazione sull’uso di app e allarmi di emergenza.

Il terremoto del 17 giugno è solo l’ultimo campanello d’allarme. Anche se i danni sono stati contenuti rispetto ad altri eventi storici, ogni scossa rappresenta una potenziale minaccia per migliaia di persone. La resilienza del Paese dipende dalla capacità di prepararsi e rispondere in modo efficace.

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