sabato, Ottobre 5

Tv italiana in lutto, addio al simbolo dello Zecchino D’oro

Ma non si limitò al mondo della televisione. Durante quegli anni, Walter partecipò anche a diversi film musicali, i cosiddetti musicarelli, un genere cinematografico molto popolare tra gli anni Sessanta e Settanta. In queste produzioni, cantanti famosi dell’epoca recitavano in ruoli che li vedevano protagonisti di storie leggere e divertenti, spesso con un forte legame alla cultura giovanile di quegli anni.

Brugiolo collaborò con nomi illustri della musica italiana come Gianni Morandi, Al Bano e Romina Power, Little Tony e Mario Tessuto. Lavorò anche con attori del calibro di Nino Terzo, Lino Banfi, Stelvio Rosi e Enzo Cannavale, dimostrando la sua versatilità non solo come cantante, ma anche come attore. Il suo talento, la sua naturalezza davanti alle telecamere e la sua simpatia lo resero una figura amata e apprezzata dal grande pubblico.

Il ritorno allo Zecchino d’Oro e altre attività

Molti anni dopo il suo debutto allo Zecchino d’Oro, nel 2008, Walter Brugiolo fece un gradito ritorno sul palco della celebre trasmissione, partecipando a un’edizione speciale in cui ex concorrenti dello show erano invitati a reinterpretare le canzoni che li avevano resi famosi. In quell’occasione, Brugiolo cantò nuovamente “Popoff”, insieme a Massimo Bertolucci, durante la 50ma edizione del festival.

“Popoff” è una canzone che narra la storia di un cosacco al servizio dello zar, un personaggio comico e goffo, incapace di marciare insieme agli altri soldati verso il fiume Don. La leggerezza e il ritmo divertente della canzone, uniti all’interpretazione impeccabile del piccolo Brugiolo, contribuirono a rendere quel brano uno dei più amati nella storia dello Zecchino d’Oro.

Nel 2008, lo stesso anno del suo ritorno in
televisione, Brugiolo decise anche di intraprendere una carriera politica, candidandosi alle elezioni in Emilia-Romagna con la lista dell’Unione di Centro per la Camera dei Deputati. Nonostante la politica non sia diventata la sua principale occupazione, questo dimostra quanto Brugiolo fosse una persona impegnata e pronta a mettersi in gioco anche in ambiti diversi da quello artistico.

Walter era anche un sostenitore attivo della donazione di organi, un tema a lui particolarmente caro. Infatti, nel 2002 aveva ricevuto un trapianto di rene, donatogli dalla moglie, dopo aver affrontato una complicazione medica. Questo gesto d’amore rafforzò ulteriormente il suo impegno nella sensibilizzazione del pubblico riguardo alla donazione e alla solidarietà umana.

Un ricordo indelebile

La notizia della morte di Walter Brugiolo ha scosso il mondo dello spettacolo e in particolare chi ha seguito lo Zecchino d’Oro nel corso degli anni. Il festival stesso ha voluto omaggiarlo con un messaggio sui social, ricordando la sua grande umanità e il suo animo gentile. “La tua gentilezza, il tuo animo grande, la tua straordinaria umiltà saranno per sempre nei cuori di tutti noi”, si legge nel post in suo onore.

Brugiolo lascia un’eredità importante non solo per il mondo della televisione italiana, ma anche per la sua famiglia. Era sposato e padre di cinque figli, a cui ha trasmesso i valori di amore, impegno e dedizione che hanno caratterizzato tutta la sua vita.

Un addio commosso

Walter Brugiolo si è spento dopo una lunga malattia che lo aveva debilitato negli ultimi anni di vita. Nonostante la malattia, non aveva mai perso la sua forza interiore e la sua voglia di vivere. Era riuscito a combattere per due decenni, grazie anche al trapianto di rene ricevuto dalla moglie. Tuttavia, la sua salute è peggiorata progressivamente, portandolo infine al ricovero al Policlinico di Sant’Orsola di Bologna, dove ha trascorso i suoi ultimi giorni circondato dall’affetto dei suoi cari.

La sua scomparsa lascia un vuoto nel panorama artistico e umano del nostro Paese, ma il suo ricordo continuerà a vivere grazie alle sue interpretazioni e al suo contributo alla televisione italiana. Lo Zecchino d’Oro non sarà mai più lo stesso senza di lui, ma la sua memoria rimarrà indelebile nei cuori di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e ammirarlo.

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