mercoledì, Novembre 12

Evelina Sgarbi accusa: «Mio padre trascinato in Rai in condizioni gravi». Bufera dopo l’ospitata da Bruno Vespa

Evelina Sgarbi, figlia di Vittorio Sgarbi, rompe il silenzio e denuncia quella che definisce una scena “cinica, triste e umiliante”. Dopo la partecipazione del padre alla trasmissione Cinque Minuti di Bruno Vespa, andata in onda su Rai 1, la giovane attacca duramente chi lo avrebbe portato in studio nonostante le sue condizioni di salute.La 25enne racconta un quadro preoccupante: «Camminava e respirava a fatica, sembrava un uomo di 90 anni». E aggiunge che perfino gli operatori Rai sarebbero rimasti imbarazzati nel vederlo così debilitato. Per Evelina, tutto ciò dimostrerebbe il controllo del cosiddetto “cerchio tragico” che lo circonda e lo influenzerebbe nelle sue decisioni.

«È stato trascinato in studio»: le accuse contro l’entourage

Evelina punta il dito contro chi avrebbe insistito affinché Sgarbi registrasse la puntata, nonostante il suo stato. «Mi provoca grandissimo dolore», afferma, sostenendo che suo padre non sia più lucido come un tempo e che sia «completamente plagiato».

Secondo la giovane, la presenza di Sgarbi in Rai sarebbe stata funzionale alla promozione del nuovo libro pubblicato dalla Nave di Teseo. Un obiettivo editoriale che, a suo dire, avrebbe prevalso sulla tutela della salute del critico d’arte: «Sarebbe stato meglio pensare al suo benessere, invece che agli interessi della casa editrice».

«Uno spettacolo umiliante»: la denuncia sul dietro le quinte

Le parole di Evelina sono durissime: «Lo spettacolo a cui hanno assistito tecnici, giornalisti e dipendenti Rai è umiliante. Vergognoso che venga usato come il cavallo di Brecht».

La giovane sottolinea che durante la registrazione sarebbe apparso stanco, affaticato e non in grado di sostenere l’impegno mediatico. Per questo giudica «scandaloso» che qualcuno continui a sostenere che il padre stia bene.

Il riferimento alla magistrata Scorza e la critica alla zia Elisabetta

Evelina chiama in causa anche la magistrata Scorza, che nei giorni scorsi aveva stabilito di non nominare un assistente di sostegno per il critico d’arte. «Avrà modo di vedere la trasmissione», afferma, invitando il giudice a considerare anche il parere di chi lo ha visto dal vivo.

Non manca un affondo contro la zia, Elisabetta Sgarbi, a cui rimprovera un atteggiamento definito «ponziopilatesco». «L’ignavia è un peccato capitale, soprattutto verso un genio», dichiara la 25enne.

La nota positiva: «Le sue parole mi hanno scaldato il cuore»

Nonostante la denuncia durissima, Evelina chiude con una nota di sollievo: il commento del padre alla sua iniziativa. «Mi ha scaldato il cuore. Ho capito che mi sta dicendo: vai avanti».

Una frase che per lei rappresenta l’unico segnale autentico in un contesto che considera manipolato e profondamente distante dal vero benessere del padre.

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