In Vaticano non esistono sindacati, ma un’associazione interna, ADLV, nata ai tempi di San Giovanni Paolo II con finalità di dialogo sociale. Molte contestazioni, in passato, sono state valutate dall’Ufficio del Lavoro (ULSA) e giudicate improcedibili. Dopo la morte di Papa Francesco e l’elezione di Leone XIV, canonista attento ai profili normativi, l’attenzione si concentra ora sulla pronuncia del giudice civile chiamato a verificare se vi sia stato un vulnus nei diritti dei lavoratori.
Precedenti e gestione delle crisi: la lezione della pandemia
In passato, su temi come il monte ore negativo maturato durante la chiusura dei Musei nella pandemia, si era arrivati a soluzioni di concertazione. Oggi, però, la querelle entra in una fase nuova con un’azione collettiva formale, destinata a segnare un precedente per i rapporti di lavoro Oltretevere.
Cosa può accadere adesso
La prima udienza, fissata per oggi, potrebbe far emergere in modo sistematico i profili di disagio già più volte denunciati. Se il tribunale riconoscesse le ragioni dei custodi, si aprirebbe la strada a misure correttive su sicurezza, turnazioni e riconoscimenti economici; in caso contrario, troverebbero conferma le posizioni sinora espresse da ULSA e Governatorato. La vertenza, comunque vada, solleva una domanda cruciale per l’intero comparto culturale: come conciliare la tutela del patrimonio con la salute e i diritti di chi lo protegge ogni giorno?



















