Nuove prospettive nel caso dell’omicidio di Yara Gambirasio: La difesa di Bossetti visiona i reperti durante un’udienza segreta
Il mistero intorno all’omicidio di Yara Gambirasio, la tredicenne di Bergamo, ha conosciuto una nuova svolta quasi quindici anni dopo gli eventi.
Gli avvocati di Massimo Bossetti, l’uomo condannato per questo efferato crimine, hanno finalmente avuto accesso ai reperti legati al caso durante un’udienza a porte chiuse. Questo nuovo sviluppo potrebbe portare a una svolta nel caso.
Il delitto di Yara Gambirasio
L’omicidio di Yara Gambirasio risale al novembre del 2010, quando la giovane scomparve misteriosamente per poi essere trovata morta tre mesi dopo in un campo a Chignolo d’Isola. Massimo Bossetti è stato indagato e successivamente condannato all’ergastolo per questo terribile omicidio.
Il caso ha suscitato un grande interesse mediatico e, ancora oggi, la difesa di Bossetti solleva dubbi sulle circostanze che hanno portato al processo e alla condanna. I legali Claudio Salvagni e Paolo Camporini hanno richiesto nuove analisi sui reperti, in particolare sui leggings e sugli slip dai quali è stata ricavata la traccia del DNA che è stata la prova principale nel processo.
Tuttavia, la Corte di Cassazione ha respinto la richiesta, consentendo alla difesa solo di visionare i reperti durante un’udienza a porte chiuse.