mercoledì, Luglio 2

Garlasco, l’intercettazione della zia di Chiara Poggi: “Non poteva neanche camminare”

Nuova intercettazione nel caso Garlasco

Una nuova intercettazione, mandata in onda da Quarta Repubblica su Rete4, getta ulteriore luce sul delitto di Chiara Poggi. Si tratta di una telefonata risalente al 12 febbraio 2008 tra Carla Poggi, madre della vittima, e Maria Rosa Cappa, madre delle sorelle Cappa, tra cui Paola, all’epoca sospettata marginalmente nelle fasi iniziali dell’inchiesta.

La conversazione, ripresa dalle intercettazioni ambientali pubblicate da Il Tempo, si svolge poco dopo l’interrogatorio delle due donne da parte del PM Rosa Muscio, all’epoca titolare dell’indagine.

La trascrizione dell’intercettazione

Carla Poggi:

“Ma a loro fa tanto comodo spostare l’orario di quando è morta Chiara! Perché se Chiara è morta alle 9.30-10, ci siete dentro voi altri, ammesso! Che poi la Paola… la Stefania era al telefono e tu… a fare le commissioni. E invece se metti l’orario più tardi, lui è dentro in pieno (sarebbe Stasi)!”

Maria Rosa Cappa: “È pazzesco! E le mie impronte non ci sono”.

Carla Poggi: “Io quando sono andata per essere interrogata non ero per niente spaventata”.

Maria Rosa Cappa: “Vabbè Carla, ma sai, tu eri a Loano, cioè più di così. Ma io ero a casa e avendo anche le chiavi… Mi ha chiesto come ero vestita la mattina, la sera. A che ora sono uscita la mattina, io non ho niente da nascondere”.

Carla Poggi: “E le figlie? Anche loro per cosa?”

Maria Rosa Cappa: “Eh, sempre per la storia della mattina, il tutore. Anche a me hanno chiesto del tutore, dove arrivava? Dove non arrivava? E se poteva toglierselo, non toglierselo”.

Carla Poggi: “Eh perché la Paola era in grado di fare quello che hanno fatto alla Chiara?”

Maria Rosa Cappa: “Eh ma se…”

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