Il caso Open Arms torna a far discutere. Dopo l’assoluzione di Matteo Salvini in primo grado con la formula “perché il fatto non sussiste”, la Procura di Palermo ha deciso di presentare ricorso immediato in Cassazione, bypassando l’appello. Una scelta che ha scatenato reazioni politiche e giuridiche di grande rilievo.
Bongiorno: “Sentenza completa e puntuale”
Giulia Bongiorno, legale di Salvini e presidente della Commissione Giustizia al Senato, ha replicato duramente alla decisione dei pm: «La sentenza del Tribunale di Palermo è completa e puntuale in fatto e ineccepibile in diritto». Per la difesa, dunque, il pronunciamento del dicembre scorso chiudeva definitivamente la vicenda giudiziaria.
Perché la Procura ricorre
Secondo la Procura, il Tribunale avrebbe interpretato in modo errato le norme e le convenzioni internazionali, giungendo a escludere l’obbligo dell’Italia di concedere un porto sicuro alla nave della ong spagnola che, nell’agosto 2019, aveva soccorso 147 migranti nel Mediterraneo. Il ricorso sottolinea la presunta violazione delle norme sul soccorso in mare, dell’articolo 13 della Costituzione e delle convenzioni internazionali sui diritti umani.
Meloni attacca: “Accanimento surreale”
La premier Giorgia Meloni ha commentato duramente la decisione della Procura: «È surreale questo accanimento, dopo un processo fallimentare durato tre anni, contro un ministro che voleva far rispettare la legge, concluso con un’assoluzione piena». Meloni ha aggiunto: «Mi chiedo cosa pensino gli italiani di tutte queste energie spese così, mentre migliaia di cittadini onesti attendono giustizia».