“Chiudi la ca*** di bocca”. Italia-Israele, la rissa dopo la partita: gli israeliani accusano la Nazionale
Italia-Israele, scintille dopo il match: accuse, tensioni e quasi rissa tra le due Nazionali
La partita valida per le qualificazioni ai prossimi Mondiali tra Italia e Israele non si è conclusa solo sul campo. Dopo il fischio finale, infatti, l’atmosfera si è trasformata in un vero e proprio terreno minato di accuse, provocazioni e nervosismi che hanno rischiato di degenerare in una rissa. Una serata che sarebbe dovuta rimanere nella cronaca sportiva per il risultato ottenuto, è invece finita al centro delle polemiche internazionali per le tensioni tra i protagonisti.
Una gara combattuta e tesa sin dall’inizio
Fin dai primi minuti era chiaro che quella tra Israele e Italia non sarebbe stata una semplice partita di qualificazione. In palio non c’erano solo tre punti, ma anche prestigio, orgoglio nazionale e la possibilità di consolidare la propria posizione nel girone. L’intensità con cui entrambe le squadre hanno affrontato la sfida ha contribuito a creare un clima sempre più caldo, con contrasti duri, proteste continue e un nervosismo crescente.
Gli arbitri hanno faticato a mantenere il controllo del match, e in più occasioni i giocatori si sono affrontati verbalmente oltre che fisicamente, mostrando chiaramente che le tensioni non si limitavano al gioco.
Le accuse israeliane: “Provocazioni per tutta la partita”
Secondo quanto riportato da diversi media locali, alcuni calciatori israeliani hanno denunciato un atteggiamento di provocazione costante da parte degli Azzurri. Le fonti parlano di insulti e frasi offensive ricevute durante vari momenti della partita, anche se nessuno ha voluto esporsi ufficialmente con dichiarazioni pubbliche.
Queste voci, però, hanno rapidamente alimentato il dibattito mediatico, facendo emergere una narrazione in cui l’Italia sarebbe stata accusata di voler innervosire l’avversario attraverso comportamenti poco sportivi. Una versione dei fatti che ovviamente contrasta con quella dell’ambiente azzurro, dove si sottolinea invece la grande pressione del match e il clima inevitabilmente carico.
Il ruolo di Donnarumma: il portiere nel mirino delle critiche
Tra i protagonisti più discussi della serata c’è stato senza dubbio Gianluigi Donnarumma, portiere e capitano della Nazionale italiana. Alcune immagini diffuse sul web mostrano il giocatore del Paris Saint-Germain molto agitato subito dopo il triplice fischio. In un video, diventato virale in poche ore, si vede Donnarumma urlare frasi pesanti verso la panchina israeliana, mentre i compagni cercano di trattenerlo per evitare che il confronto degeneri in scontro fisico.
Il gesto ha fatto discutere perché il portiere, simbolo della Nazionale e riferimento per i più giovani, è apparso fuori controllo. Gli avversari hanno interpretato quelle urla come un’ulteriore conferma delle provocazioni subite durante la partita, mentre dal fronte italiano c’è chi minimizza, parlando di una reazione emotiva dovuta allo stress e alla tensione accumulata.
L’esplosione dopo il fischio finale
Il momento più critico è arrivato proprio a partita conclusa. Con le squadre ormai rientrate a centrocampo, alcune scintille tra giocatori hanno acceso una discussione animata. I toni si sono alzati rapidamente, fino a quando più uomini dello staff tecnico e i membri delle panchine sono dovuti intervenire per dividere le parti..
Le telecamere hanno ripreso scene concitate: urla, gesti plateali, insulti lanciati da una parte all’altra e diversi tentativi di avvicinamento bloccati dai compagni. Per qualche minuto è sembrato davvero che potesse scoppiare una rissa vera e propria, scongiurata solo grazie all’intervento tempestivo di allenatori e dirigenti.
Reazioni contrastanti tra tifosi e stampa
Come spesso accade in casi del genere, le reazioni di tifosi e giornalisti sono state opposte. In Israele, molti commentatori hanno sottolineato la scorrettezza degli italiani, accusandoli di aver cercato lo scontro psicologico più che quello sportivo. Alcuni editoriali parlano apertamente di “mancanza di rispetto” e di “comportamenti antisportivi”, puntando il dito soprattutto contro i leader azzurri.
In Italia, invece, la lettura è diversa: per molti si è trattato di una semplice coda polemica di una partita intensa, esasperata dalla posta in palio e dalla pressione mediatica. Alcuni osservatori hanno ricordato come situazioni simili siano già avvenute in passato in match internazionali ad alta tensione, senza per questo dover demonizzare i giocatori.
La gestione della Federazione e le possibili conseguenze
La Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la federazione israeliana potrebbero essere chiamate a chiarire i fatti davanti agli organi competenti. In particolare, la UEFA e la FIFA potrebbero aprire un’inchiesta per valutare se durante la partita siano stati violati codici di condotta sportiva o se ci siano stati comportamenti antisportivi meritevoli di sanzione.