La festa che si trasforma in dramma
Un pomeriggio di gioia e giochi si è trasformato in una scena di violenza inaudita a Fidene, quartiere della periferia di Roma. Durante i festeggiamenti per l’ottavo compleanno di un bambino, tre ragazzini di origine rom – di 7, 9 e 11 anni – hanno improvvisamente aggredito la piccola vittima colpendola con un tondino di ferro. L’episodio è avvenuto al Parco delle Magnolie, davanti ad amici e familiari sotto shock.
L’aggressione e il racconto dei testimoni
Secondo le prime ricostruzioni, i tre minorenni si sarebbero avvicinati al gruppo di bambini chiedendo cibo. Al rifiuto, sarebbero tornati con un bastone metallico, colpendo con violenza il festeggiato al volto. «Abbiamo sentito un urlo fortissimo – racconta Luigi Pascucci, responsabile dell’associazione Parco delle Magnolie – il bambino è stato colpito in faccia con un tondino e subito soccorso».
Trasportato d’urgenza al pronto soccorso in codice giallo, il piccolo ha subito un intervento di chirurgia maxillo-facciale. La prognosi è di dieci giorni, ma i medici hanno anticipato che saranno necessarie ulteriori operazioni di ricostruzione facciale.
Le indagini delle forze dell’ordine
I tre aggressori, pur essendo stati identificati, non risultano imputabili per via della giovanissima età. La polizia, insieme ai servizi sociali e al tribunale dei minorenni, sta cercando di ricostruire i dettagli e di capire se i bambini si trovassero nel parco da soli o sotto la supervisione di un adulto. Il bastone utilizzato nell’aggressione è stato rinvenuto e sequestrato.
La polemica politica
L’episodio ha immediatamente scatenato un acceso dibattito politico. Manuel Bartolomeo, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Municipio III, ha parlato di «atto inaccettabile» chiedendo «tolleranza zero» e maggiore presidio nei parchi. Più istituzionale la linea del presidente del Municipio, Paolo Emilio Marchionne, che ha assicurato l’impegno congiunto di forze dell’ordine e servizi sociali: «Dobbiamo far capire a quei bambini la gravità del gesto e aiutare la vittima a recuperare».