lunedì, Settembre 29

Caso Simona Cinà, l’esito degli esami tossicologici

 

Emergono nuovi dettagli sulla morte di Simona Cinà, la giovane pallavolista di 20 anni annegata in piscina la notte del 2 agosto durante una festa di laurea a Bagheria. I primi risultati degli esami tossicologici, eseguiti dall’equipe di medicina legale del Policlinico di Palermo coordinata dal dottor Tommaso D’Anna, hanno chiarito alcuni punti cruciali per l’inchiesta.

I risultati degli esami

Dai test è emerso che la ragazza aveva un alto tasso alcolemico nel sangue, confermando l’assunzione di alcolici durante la serata. Tuttavia, gli esami tossicologici hanno escluso la presenza di sostanze stupefacenti, comprese quelle sintetiche. Un elemento che potrebbe indirizzare le indagini verso dinamiche diverse da quelle ipotizzate inizialmente.

Le possibili cause

Secondo i medici legali, l’assunzione eccessiva di alcol potrebbe aver compromesso i riflessi della giovane, rendendola più vulnerabile a incidenti. Già durante l’autopsia era stata riscontrata una ferita compatibile con una caduta vicino al bordo piscina: l’ipotesi è che Simona possa aver sbattuto la testa e perso i sensi, finendo in acqua senza riuscire a reagire.

Il dramma della notte del 2 agosto

Simona è stata trovata sul fondo della piscina intorno alle 4 del mattino. Alcuni amici, accortisi della tragedia, si sono tuffati per riportarla a riva e tentare di rianimarla. All’arrivo dei sanitari del 118, la giovane era già priva di vita. La festa si è trasformata in un dramma che ha sconvolto Bagheria e l’intera comunità sportiva palermitana.

Le parole della difesa

Il legale della famiglia, Mario Bellavista, invita alla cautela: “Al momento non è il caso di fare considerazioni nel rispetto della vittima e dei suoi cari. Attendiamo il deposito completo degli esami, poi valuteremo i passi successivi”. La famiglia continua a chiedere chiarezza sulle ultime ore di vita della ragazza.

Indagini ancora in corso

La procura di Palermo resta in attesa di ulteriori risultati, compresi gli accertamenti su alcuni alcolici sequestrati due giorni dopo la tragedia. L’obiettivo è ricostruire con precisione la dinamica degli eventi che hanno portato alla morte di una giovane la cui vita è stata spezzata troppo presto.

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