Torino, uomo gravissimo dopo aver mangiato funghi sottolio
Un gesto affettuoso, quello di portare a casa una conserva fatta in famiglia, si è trasformato in un incubo per un uomo di circa quarant’anni residente a Torino. Dopo aver consumato dei funghi sottolio artigianali ricevuti dai parenti in Calabria, è stato colpito da una grave intossicazione da botulino.
L’uomo ha iniziato a manifestare i primi sintomi pochi giorni dopo il rientro: difficoltà a deglutire, visione doppia, vomito e secchezza delle fauci. Trasportato d’urgenza all’ospedale Martini, i medici hanno riconosciuto subito il quadro clinico compatibile con botulismo alimentare, una forma rara ma potenzialmente letale di intossicazione causata dalla Clostridium botulinum.
Il ricovero in rianimazione e l’intervento del Centro antiveleni
Data la gravità del caso, il paziente è stato trasferito nel reparto di rianimazione e i sanitari hanno contattato il Centro antiveleni di Pavia, che ha inviato tempestivamente l’antidoto specifico. Nel frattempo, il Sisp dell’Asl Torino ha avviato un’indagine per rintracciare le altre confezioni della stessa conserva, distribuite a diversi familiari in varie regioni italiane.
Grazie all’intervento rapido dei medici e alla disponibilità del siero, l’uomo è riuscito a superare la fase più critica. Dopo settimane di cure intensive, è stato dimesso all’inizio di ottobre, completamente fuori pericolo.
Il rischio botulino e le raccomandazioni degli esperti
Il caso di Torino riporta l’attenzione su un pericolo spesso sottovalutato: la produzione domestica di conserve alimentari. La tossina botulinica è una delle più potenti al mondo, capace di causare paralisi respiratoria e danni neurologici irreversibili anche in dosi microscopiche.