Le autorità sanitarie ricordano che i barattoli gonfi, la presenza di gas o odori anomali e la formazione di muffe sono campanelli d’allarme da non ignorare. Le conserve fatte in casa vanno sterilizzate accuratamente, preferendo la bollitura prolungata dei vasetti, l’aggiunta di aceto per abbassare il pH e la conservazione in frigorifero quando necessario.
Un monito per tutte le famiglie
Il paziente torinese è stato fortunato, ma il suo caso è un monito. Negli ultimi mesi, episodi simili in Calabria e Sardegna si sono conclusi tragicamente, con decessi legati proprio a conserve artigianali. Le autorità ribadiscono che la sicurezza alimentare inizia in casa e che basta una piccola distrazione per mettere a rischio la vita.
Il consiglio degli esperti è chiaro: se ci sono dubbi sull’aspetto, l’odore o la provenienza di una conserva, non consumarla mai. Meglio buttarla via che rischiare conseguenze irreversibili.