venerdì, Novembre 14

“Fandonia”. Francesca Albanese contro Giorgia Meloni, lo scontro è totale

Recentemente, Francesca Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei territori palestinesi occupati, è stata ospite del programma “Piazzapulita” su La7.

Durante l’intervista, ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla crescente distanza tra la retorica internazionale e la realtà quotidiana vissuta dalla popolazione di Gaza e della Cisgiordania. Albanese ha messo in evidenza come, nonostante le dichiarazioni ufficiali che parlano di cessate il fuoco, la violenza in queste aree non abbia mai realmente subito un’interruzione.

La Violenza Continua: Un Cessate il Fuoco Illusorio

Secondo Albanese, durante quello che è stato definito un periodo di “tregua”, Israele ha continuato a perpetrate attacchi, risultando nella morte di circa 250 palestinesi, di cui il 60% bambini. Queste cifre, come sottolinea la giurista, dimostrano chiaramente che l’idea di un cessate il fuoco è rimasta confinata alle dichiarazioni politiche, mentre sul campo la situazione continua a deteriorarsi. “La verità – ha affermato Albanese – è che il cessate il fuoco non esiste”.

Questa affermazione non è solo una critica alla situazione attuale, ma anche un richiamo all’attenzione sulla necessità di una vera azione internazionale per fermare le ostilità. Albanese ha anche richiamato l’attenzione sulla recente approvazione di una legge da parte del Parlamento israeliano, che, a suo avviso, potrebbe portare a una nuova annessione della Cisgiordania.

Coloni Armati e Attacchi Sotto Protezione

Un altro punto cruciale sollevato da Albanese riguarda l’attività crescente dei coloni armati, che operano quotidianamente sotto la protezione delle forze armate israeliane. Questi coloni, secondo la Relatrice, compiono incendi e attacchi contro abitazioni e uliveti, senza che le vittime ricevano alcuna forma di protezione o giustizia. La giurista ha dichiarato che la situazione è insostenibile e che la comunità internazionale deve prendere coscienza di quanto sta accadendo.

Le Disparità negli Aiuti Umanitari

Albanese ha anche messo in luce la disparità negli aiuti umanitari forniti alla popolazione di Gaza. Ha evidenziato che, nel giorno di massimo afflusso, sono stati inviati solo 174 camion di aiuti, mentre sarebbero necessari almeno 600 camion per soddisfare i bisogni della popolazione. Questa sproporzione, secondo Albanese, dimostra una volontà di limitare la sopravvivenza stessa dei civili, creando una crisi umanitaria senza precedenti.

Il Ruolo della Comunità Internazionale

Durante l’intervista, Albanese ha anche discusso il ruolo della comunità internazionale e le responsabilità dei vari Stati. Ha citato la pronuncia della Corte Internazionale di Giustizia, che indica come via principale per disinnescare il conflitto il smantellamento della presenza israeliana nei territori occupati, inclusi Gerusalemme Est e Gaza. “Qual è il senso delle discussioni diplomatiche mentre sul terreno continua l’espansione israeliana?” si è chiesta Albanese, evidenziando l’assurdità di una situazione in cui le parole non si traducono in azioni concrete.

Le Accuse di Complicità e il Ruolo dell’Italia

Corrado Formigli, conduttore del programma, ha poi spostato l’attenzione sul ruolo dell’Italia, chiedendo un commento sulle accuse di “complicità in genocidio” rivolte dalla Relatrice a diversi Paesi occidentali. Albanese ha risposto a queste affermazioni, sottolineando che il governo italiano si presenta come uno dei principali donatori umanitari per Gaza, ma ha definito questa tesi “una fandonia”.

Secondo Albanese, il genocidio è il risultato di un insieme di supporto diplomatico, commerciale, politico e militare che vari Stati hanno fornito a Israele. “Senza questo sostegno, la macchina della guerra non avrebbe potuto proseguire”, ha affermato, evidenziando la responsabilità condivisa della comunità internazionale nel perpetuare la crisi.

Il Caso alla Corte Penale Internazionale

In merito all’Italia, Albanese ha sottolineato che ci sono state violazioni del diritto internazionale, e ha ricordato come alcuni giuristi italiani abbiano presentato una denuncia alla Corte Penale Internazionale contro membri del governo. “La Corte Penale ha accolto il caso”, ha precisato, indicando che questo rappresenta un primo passo verso una valutazione concreta delle responsabilità. “Se non ci fosse, allora avrebbero di che festeggiare quelli che sono al governo in Italia”, ha concluso Albanese.

Un Appello alla Consapevolezza

Le parole di Francesca Albanese non possono essere ignorate. La sua analisi della situazione in Palestina e delle dinamiche internazionali che la circondano offre uno spaccato inquietante di una crisi che continua a evolversi senza una soluzione in vista. La domanda che rimane è: fino a quando la comunità internazionale continuerà a ignorare la realtà di Gaza e della Cisgiordania? È tempo di riflessione e azione, affinché la verità possa finalmente emergere e le vite di milioni di persone possano essere salvaguardate.

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