I nuovi sondaggi consegnano un quadro politico che rischia di ridisegnare equilibri e strategie nei prossimi mesi. Sul tavolo ci sono due fronti caldissimi: il referendum confermativo sulla riforma della giustizia e la tenuta dei partiti nelle intenzioni di voto. E su entrambi, gli ultimi dati diffusi da Noto per Porta a Porta indicano un vento favorevole al centrodestra, mentre il campo progressista vede aumentare tensioni interne e difficoltà elettorali.

Il referendum sulla separazione delle carriere dei magistrati — tema che da anni accende lo scontro politico — mostra una tendenza netta ma non priva di incertezze. A dominare la scena è il fronte del “sì”, ma ciò che colpisce è soprattutto la spaccatura tra gli elettorati e la fragilità del consenso nel Movimento 5 Stelle, dove la base si divide quasi a metà.
Referendum sulla giustizia: il “sì” avanti, ma l’affluenza sarà decisiva
Secondo il sondaggio dell’Istituto Noto, oltre la metà degli italiani intende recarsi alle urne per il referendum confermativo. Una parte significativa del campione resta però indecisa, segnale che la campagna potrà ancora influenzare l’esito. Ad oggi, tra chi ha già maturato un orientamento, prevale chi vuole confermare la riforma approvata dal Parlamento.
La correlazione tra voto referendario e appartenenza politica è evidente: gli elettori dei partiti di centrodestra mostrano un sostegno quasi monolitico al “sì”, mentre nel centrosinistra la posizione è opposta. Il Movimento 5 Stelle appare il più lacerato, con percentuali di dissenso interne che fotografano una tensione identitaria mai risolta del tutto.
Il voto per partito: la spaccatura (profonda) tra le basi
I numeri mostrano un consenso solido al “sì” nel perimetro del governo: una larga maggioranza di sostenitori di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega si esprime per la conferma della riforma. Dall’altra parte, gli elettori del Partito Democratico e gran parte della base pentastellata si orientano sul “no”, anche se tra i grillini la quota di esitanti resta tra le più elevate.













