“Testamento annullato”. Stefano D’Orazio, colpo di scena a 5 anni dalla morte dopo la clamorosa scoperta:
Un’importante sentenza del Tribunale di Roma ha riscritto radicalmente le sorti dell’eredità lasciata da Stefano D’Orazio, storico batterista della band Pooh, deceduto nel 2020. I giudici hanno infatti riconosciuto Francesca Michelon come figlia biologica del musicista, accogliendo la sua richiesta di riconoscimento di paternità, e hanno conseguentemente annullato il testamento redatto nel 2016, che destinava tutto il patrimonio alla moglie Tiziana Giardoni.
Francesca Michelon è la figlia di Stefano D’Orazio: la decisione definitiva del Tribunale
Il caso ha avuto origine da una lunga battaglia legale intrapresa da Francesca Michelon, oggi quarantenne, che ha voluto ottenere giustizia e verità sulla propria identità biologica. La giovane donna ha sempre creduto, fino all’età adulta, di essere figlia di Diego Michelon, tecnico del suono molto vicino ai Pooh, e della madre Oriana Bolletta. Tuttavia, nel 2006, la madre le ha confessato che il suo vero padre era in realtà Stefano D’Orazio, frutto di una relazione extraconiugale avvenuta tra il 1983 e il 1984.
La prova del DNA sui campioni biologici dell’artista
Determinante per l’esito del processo è stata la perizia medico-legale effettuata su campioni biologici del batterista, prelevati da ospedali dove era stato ricoverato prima del decesso. I risultati scientifici hanno confermato, senza ombra di dubbio, il legame di paternità tra D’Orazio e Francesca Michelon. In virtù di questi dati, il tribunale ha formalmente sancito che Francesca è figlia naturale del musicista.
La verità emerge anni dopo la morte dell’artista
Stefano D’Orazio è venuto a mancare nel 2020, durante la pandemia da Covid-19, lasciando un testamento pubblico che assegnava l’intera eredità alla moglie Tiziana Giardoni, sposata nel 2017 dopo una lunga relazione. Tuttavia, essendo stata riconosciuta l’esistenza di una figlia, la legge italiana prevede che la successione venga divisa tra gli eredi legittimi, rendendo il testamento in contrasto con i diritti successori stabiliti dal codice civile.
Il testamento del 2016 è nullo: cambia la distribuzione dell’eredità
Alla luce del riconoscimento ufficiale della paternità, i giudici hanno annullato il testamento del 2016, dichiarandolo non più valido. Ora l’intero patrimonio lasciato da D’Orazio dovrà essere equamente diviso tra la figlia Francesca e la vedova Tiziana. Questa decisione non solo riassegna beni materiali, ma riguarda anche diritti economici futuri: i proventi dei diritti d’autore del musicista, per esempio, dovranno essere spartiti al 50% tra madre e figlia.