martedì, Maggio 6

“Vergogna”: Littizzetto, lettera per il Papa ma scoppia la bufera

 

luciana littizzetto

“Vergogna”: Littizzetto, lettera per il Papa ma scoppia la bufera

Durante l’ultima puntata del programma televisivo “Che Tempo Che Fa”, la comica e attrice Luciana Littizzetto ha dedicato un toccante monologo a Papa Francesco, recentemente scomparso.

Con il suo stile ironico ma profondo, Littizzetto ha voluto rendere omaggio al Pontefice, raccontando il vuoto lasciato dalla sua morte e sottolineando la forza del suo messaggio. Il pubblico in studio è rimasto profondamente colpito dalle sue parole, esplodendo in un lungo e caloroso applauso al termine della sua performance.

Una lettera a cuore aperto: “Per noi sei ancora qui”

Luciana ha scelto di rivolgersi direttamente al Papa con parole semplici ma dense di significato. Ha esordito con una frase che racchiude tutto lo spirito del suo discorso: “Come stai? Secondo me stai meglio delle ultime settimane”, parlando come se Papa Francesco fosse ancora in vita. Ha poi spiegato, con dolcezza, che per molti lui non se n’è mai davvero andato: “Scusa se ti parlo come se fossi ancora tra noi, ma per noi sei ancora qui. Ti sei solo spostato di location”.

Con queste parole, la Littizzetto ha voluto esprimere il senso di smarrimento che ha colpito milioni di persone alla notizia della morte del Papa. “Ci siamo sentiti improvvisamente soli, disperatamente soli”, ha detto, aggiungendo che la sua presenza rappresentava un punto di riferimento, una bussola morale che ora sembra mancare.

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“Hai portato Dio tra la gente comune”

Uno dei passaggi più intensi del monologo riguarda il ruolo che Papa Francesco ha avuto nella vita dei credenti – e non solo. Secondo Littizzetto, il Papa è stato in grado di avvicinare la spiritualità alla vita quotidiana, parlando alle persone comuni con parole semplici ma piene di significato. “Hai portato Dio in mezzo alla gente”, ha detto, sottolineando come il suo pontificato abbia avuto un impatto reale sul mondo, abbattendo le barriere tra sacro e profano.

Ha ricordato anche come, in occasione del funerale, fossero presenti tutte le categorie di persone, dai grandi leader mondiali ai cittadini più umili: “Ti sono venuti a salutare tutti, potenti e invisibili, quelli che contano e quelli che non contano niente”.

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