sabato, Ottobre 11

“Avvisato da un carabiniere”. Garlasco, l’intercettazione choc di Sempio prima dell’interrogatorio

Il contenuto dell’intercettazione

Durante la telefonata, Sempio riferisce: “M’ha chiamato qua un Maresciallo dei Carabinieri che mi dice: io so che lei aveva già parlato con l’altro, con Sapone. E mi fa: io dovrei passare lì tra mezz’oretta perché devo farle alcune domande”. Questo scambio avviene a soli due giorni dall’interrogatorio programmato a Pavia, e se confermato, rappresenterebbe un’anomalia procedurale di notevole gravità.

Le anomalie procedurali

La comunicazione anticipata da parte di un ufficiale dell’Arma all’indagato è stata definita “insolita” dagli inquirenti. Infatti, secondo le norme vigenti, un ufficiale non dovrebbe preavvisare un indagato riguardo a un interrogatorio imminente. Questo comportamento solleva interrogativi sulla trasparenza e sull’integrità dell’indagine. L’intercettazione è stata inserita negli atti presentati al Tribunale del Riesame di Brescia, dove l’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, ha presentato un ricorso contro le perquisizioni e i sequestri a suo carico.

Il coinvolgimento di Mario Venditti

Mario Venditti è attualmente sotto inchiesta per corruzione in atti giudiziari, accusato di aver favorito Sempio in cambio di denaro. È importante notare che il suo ufficio, nel marzo 2017, aveva già chiesto e ottenuto l’archiviazione per l’indagato. Questo solleva ulteriori dubbi sulla condotta di Venditti e sull’intera indagine.

Le indagini in corso

Secondo un’annotazione congiunta della Guardia di Finanza e dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano, non è chiaro in quale contesto Sempio avesse già parlato con il luogotenente Sapone, considerando che l’invito a presentarsi per l’interrogatorio era stato notificato solo nel pomeriggio dell’8 febbraio. Gli investigatori hanno sottolineato che Sempio potrebbe aver avuto contatti informali con gli ufficiali prima dell’avvio ufficiale degli atti, il che potrebbe compromettere l’integrità dell’indagine.

Le figure coinvolte nell’inchiesta

Oltre a Venditti, i nomi di Giuseppe Spoto e Silvio Sapone, entrambi ex carabinieri, continuano a emergere nelle indagini. Entrambi sono stati perquisiti il 26 settembre nell’ambito dell’inchiesta bresciana che coinvolge anche Venditti. Le indagini si intrecciano con un caso più ampio noto come “Sistema Pavia”, che riguarda presunti casi di corruzione e peculato.

Contatti irregolari tra indagato e inquirenti

Un ulteriore elemento di preoccupazione è emerso dal fatto che Spoto, prima di notificare l’invito a comparire a Sempio, avrebbe trascorso “più di un’ora” con lui, ponendogli domande che coincidono con quelle menzionate nella telefonata intercettata. Questo dettaglio potrebbe suggerire che ci siano stati contatti anticipati e potenzialmente irregolari tra l’indagato e le forze dell’ordine, un aspetto che merita un’attenta analisi.

Le implicazioni di queste rivelazioni

Le rivelazioni emerse dall’intercettazione e dal contesto investigativo sollevano interrogativi non solo sulla condotta di singoli ufficiali, ma anche sull’intero sistema giudiziario. La possibilità che un indagato possa ricevere informazioni riservate prima di un interrogatorio mette in discussione la fiducia nel sistema legale e nella sua capacità di garantire un processo equo.

La reazione del pubblico e dei media

Questa situazione ha suscitato un forte interesse da parte dei media e del pubblico, con molti che si chiedono come sia possibile che tali anomalie possano verificarsi in un caso così delicato. La trasparenza e l’integrità delle indagini sono fondamentali per mantenere la fiducia nella giustizia, e queste rivelazioni potrebbero avere ripercussioni significative sul futuro del caso.

Un futuro incerto per il caso Chiara Poggi

Il caso di Chiara Poggi continua a essere un tema di discussione accesa, e le recenti scoperte potrebbero portare a nuove sviluppi. Mentre gli inquirenti continuano a indagare, la comunità rimane in attesa di risposte chiare e definitive. La questione centrale rimane: come è possibile che un indagato riceva informazioni riservate prima di un interrogatorio? La risposta a questa domanda potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro del caso e per la credibilità del sistema giudiziario.

In un contesto in cui la giustizia deve prevalere, è fondamentale che ogni anomalia venga esaminata con la massima attenzione. La trasparenza e la responsabilità sono essenziali per garantire che la verità emerga e che la giustizia venga servita.

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