La levata di scudi dei vip
Lo sgombero del Leoncavallo, storico centro sociale di Milano, ha scatenato una pioggia di reazioni dal mondo dello spettacolo, della musica e del giornalismo. Da Claudio Bisio a Fedez, passando per Emis Killa e Michele Serra, in tanti hanno preso posizione contro la decisione del governo di chiudere la struttura occupata da decenni, definita da alcuni “un simbolo della città” e da altri “un luogo di illegalità tollerata troppo a lungo”.
Bisio: “Una factory di cultura”
L’attore e comico Claudio Bisio ha espresso la sua amarezza ricordando il ruolo del Leoncavallo negli anni: “Era una factory, un posto che ha ospitato artisti e prodotto cose belle. Le vie dell’arte sono infinite, e se c’è gente civile che fa cose spontanee, perché tarpargli le ali?”. Per Bisio, lo sgombero è stato “una prova di forza che fa ridere e fa piangere”. Una visione che contrasta con quella di chi vede nel centro sociale un luogo dove, insieme a concerti e arte, si sono svolte anche proteste e manifestazioni spesso finite con scontri e violenze.
I rapper in campo
A unirsi al coro anche i rapper. Fedez, dalla sua residenza in Costa Smeralda, ha pubblicato sui social un messaggio in cui critica l’operazione: “L’involucro splendente di una città che è stata svuotata di tutto. Anche della sua stessa identità”. Con lui, anche Emis Killa, che ha definito lo sgombero “la fine di un pezzo della sua storia artistica”: “Tantissimi ragazzi come me hanno forgiato la loro personalità nei centri sociali. Il Leo ha significato aggregazione, arte e rispetto per il prossimo”.