A partire dal 2026 il sistema fiscale italiano entrerà in una nuova fase di controllo digitale, destinata a incidere in modo diretto sull’attività quotidiana di commercianti ed esercenti. Con l’introduzione dell’obbligo di integrazione tra registratori di cassa e Pos, l’amministrazione finanziaria potrà incrociare automaticamente i dati delle vendite con quelli dei pagamenti elettronici, riducendo drasticamente gli spazi di manovra per chi omette o altera la registrazione dei corrispettivi.
Non si tratta di un semplice aggiornamento tecnico, ma di un passaggio strutturale nella strategia di contrasto all’evasione fiscale. Il principio è semplice: ogni pagamento elettronico dovrà corrispondere a uno scontrino fiscale tracciato, senza più possibilità di discrepanze.
Come funziona il collegamento tra cassa e Pos
La novità principale riguarda il dialogo digitale tra gli strumenti di vendita. Non sarà necessario installare nuovi cavi o dispositivi fisici: il collegamento avverrà tramite una registrazione online sul portale “Fatture e Corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate.
L’esercente dovrà associare la matricola del registratore telematico ai codici identificativi dei Pos utilizzati. Questo “gemellaggio digitale” consentirà al sistema centrale di confrontare in tempo reale gli importi degli scontrini con i flussi dei pagamenti elettronici provenienti dagli istituti bancari.
In pratica, ogni pagamento con carta o bancomat sarà automaticamente agganciato allo scontrino emesso, creando una traccia verificabile che renderà molto più difficile dichiarare ricavi inferiori a quelli realmente incassati.
Tempistiche e scadenze da rispettare
L’obbligo scatterà formalmente nel 2026, ma l’adeguamento sarà graduale. La piattaforma informatica per effettuare il collegamento sarà operativa da marzo 2026. Chi possiede già un Pos attivo al 31 gennaio avrà quarantacinque giorni di tempo per mettersi in regola, con la piena operatività prevista entro la seconda metà di aprile.
Per le nuove attività o per chi attiverà un nuovo Pos in corso d’anno, il collegamento dovrà essere effettuato entro il sesto giorno del secondo mese successivo all’attivazione. In questo modo, ogni variazione nella dotazione tecnologica dell’esercente sarà immediatamente comunicata al Fisco.
Controlli automatici e lettere di compliance
Grazie ai dati incrociati, i controlli fiscali diventeranno più rapidi e mirati. L’Agenzia delle Entrate potrà individuare in automatico eventuali incongruenze tra incassi elettronici e scontrini emessi, senza ricorrere a ispezioni tradizionali.

















