Scontrini e Pos collegati: dal 2026 il Fisco vede tutto (e partono le multe)

In caso di anomalie, soprattutto per categorie particolari come tabaccai e benzinai, potranno essere inviate le cosiddette lettere di compliance: comunicazioni preventive con cui il contribuente viene invitato a chiarire la propria posizione prima di eventuali accertamenti formali.

Le sanzioni previste

Il sistema sanzionatorio sarà tutt’altro che simbolico. Per ogni trasmissione mancante o non correttamente collegata è prevista una multa di 100 euro. Nei casi più gravi, come la mancata installazione o il mancato collegamento dei dispositivi conformi, le sanzioni possono arrivare fino a 4.000 euro.

In questi casi, l’assenza del collegamento tra Pos e registratore telematico viene equiparata alla mancata emissione dello scontrino fiscale, con tutte le conseguenze previste dalla normativa.

Un nuovo fronte nella lotta all’evasione

La riforma si inserisce in un percorso già avviato negli ultimi anni, con l’obiettivo di chiudere definitivamente le zone d’ombra anche nei pagamenti tracciabili. Fino a oggi, infatti, il pagamento elettronico non garantiva automaticamente la corretta registrazione fiscale dell’operazione.

Dal 2026, invece, trasparenza e tracciabilità diventeranno lo standard obbligatorio. Ogni transazione sarà certificata in tutte le sue fasi, trasformando il momento del pagamento in un atto fiscale completo e immediatamente verificabile.

Per gli esercenti si apre una fase di adattamento inevitabile, mentre per lo Stato l’obiettivo dichiarato è rendere l’evasione un rischio sempre più elevato e facilmente individuabile.

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