martedì, Maggio 6

Caso Garlasco, 18 anni dopo: l’avvocato di Andrea Sempio rilancia “Non è stato Alberto Stasi”

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Il caso Garlasco riaccende il dibattito: 18 anni dopo, nuove rivelazioni sull’omicidio di Chiara Poggi

A 18 anni dall’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nell’agosto 2007, il caso torna al centro dell’attenzione pubblica e mediatica. A rilanciare il dibattito è stato l’intervento di Massimo Lovati, avvocato di Andrea Sempio, ospite della trasmissione Storie Italiane su Rai 1.

Lovati ha espresso forti dubbi sulla colpevolezza di Alberto Stasi, fidanzato della vittima, già condannato in via definitiva. “Ho sempre creduto nella sua innocenza”, ha dichiarato, sostenendo che anche il suo assistito, Andrea Sempio, non abbia alcuna responsabilità.

Le parole dell’avvocato Lovati: “Alberto Stasi è innocente”

Durante l’intervista, Lovati ha messo in discussione le conclusioni raggiunte dai tribunali italiani. Secondo il legale, l’intera vicenda processuale presenta numerose lacune investigative e contraddizioni che non sono mai state chiarite in modo approfondito.

“Non si è mai verificato realmente quanto dichiarato da Stasi”, ha detto Lovati, riferendosi alla ricostruzione di quella mattina da parte dell’allora fidanzato di Chiara Poggi. Il racconto – secondo il quale Stasi avrebbe suonato il campanello, scavalcato l’inferriata e trovato Chiara in fin di vita – non sarebbe stato mai oggetto di verifiche giudiziali pratiche.

Perché non è stato fatto un esperimento giudiziale?

Uno degli elementi centrali della critica di Lovati è la mancata esecuzione di un esperimento giudiziale sul posto. “Sarebbe bastato riportarlo alla villetta di Garlasco per chiedergli ‘dove hai scavalcato?’, cercare impronte, verificare se quanto detto corrispondeva alla realtà”.

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