Questa è una pista legata a un presunto ricatto sess**ale a sfondo religioso che coinvolge l’ex rettore del santuario della Bozzola.
Tra i soggetti già condannati per questi fatti emergono Flavius Savu e Florin Tanasie, attualmente irreperibili, e Cleu Stefanescu, nipote di Savu, oggi detenuto per omicidio.
Proprio Stefanescu avrebbe consegnato un memoriale ai propri legali, in cui sostiene che l’omicidio di Chiara Poggi sia legato direttamente all’inchiesta sul santuario. Gli inquirenti stanno valutando la credibilità di queste affermazioni e, nel frattempo, hanno acquisito gli atti dell’inchiesta parallela.
Verso l’incidente probatorio del 17 giugno
Un momento cruciale è atteso per il prossimo 17 giugno, data in cui si svolgerà l’incidente probatorio. Nel frattempo, Sempio è stato pedinato e controllato in più occasioni. In parallelo, è emersa anche la testimonianza di una persona che afferma di aver sentito un litigio tra Chiara e il presunto assassino poco prima della tragedia.
L’indagine si sta dunque muovendo su più fronti: genetico, investigativo e testimonial. Dopo quasi due decenni, la verità sull’omicidio di Chiara Poggi potrebbe non essere così lontana, ma le piste sono molteplici e ogni nuova rivelazione sembra aprire ulteriori interrogativi.
Una ferita ancora aperta
L’omicidio di Chiara Poggi continua a tormentare l’opinione pubblica.
Sebbene l’allora fidanzato Alberto Stasi sia stato condannato in via definitiva, l’apertura di questa nuova fase investigativa dimostra che molti tasselli non sono mai stati chiariti. La speranza è che la scienza e la determinazione degli inquirenti possano finalmente restituire giustizia piena alla famiglia Poggi.