È apparso poco prima della messa d’apertura, quando i cardinali si sono riuniti e hanno pronunciato il giuramento di silenzio. Poi, con brevi pause, è rimasto fisso sul comignolo, incurante delle telecamere e degli sguardi curiosi. Alcuni lo hanno soprannominato la “guardia svizzera del tetto”, ironizzando sul suo ruolo da sentinella silenziosa.
Fumata nera, ma lui resta il simbolo
Alle 21:01, la prima fumata nera è salita nel cielo di Roma. Nessuna decisione ancora sul nuovo pontefice, ma intanto sui social è esplosa l’attenzione per l’uccello. “Il gabbiano è tornato”, hanno scritto in molti. “Se c’è lui, manca poco alla fumata bianca”. Un presagio? Non questa volta.
La tradizione del gabbiano e le attese per domani
I più affezionati ricordano che in quasi ogni Conclave degli ultimi decenni un gabbiano ha fatto la sua comparsa sul comignolo. Non si tratta di un evento raro a Roma, dove i gabbiani sono di casa, ma la coincidenza continua a far sorridere e riflettere. Oggi il cielo si è oscurato e il volatile ha preso il volo pochi minuti prima della fumata. Ma in tanti lo aspettano di nuovo domani mattina, pronto a presidiare la scena in attesa della prossima votazione.
Si alzano le quotazioni: Papa già domani?
Dopo una prima giornata senza esito, le previsioni danno come probabile l’elezione del nuovo Papa nella seconda giornata. Si attendono almeno due nuove votazioni e, se i segnali dovessero convergere, il nuovo pontefice potrebbe affacciarsi già domani sera dalla Loggia delle Benedizioni. E magari, anche stavolta, sotto lo sguardo silenzioso del suo fedele gabbiano.