giovedì, Maggio 8

Conclave la notizia è di adesso

È ufficialmente iniziato oggi il Conclave, uno degli eventi più solenni della Chiesa cattolica. La giornata è cominciata con la Messa “Pro eligendo Pontifice”, una funzione sacra che accompagna l’inizio delle procedure per l’elezione del nuovo Papa.

Ore 11:00 – Seconda votazione senza esito

La votazione delle 10:30 non ha portato all’elezione del nuovo Papa. La mancanza di una fumata anticipata indica chiaramente che non si è ancora trovato un accordo tra i cardinali elettori. Di conseguenza, sarà necessario un ulteriore scrutinio attorno a mezzogiorno, che porterà alla fumata mattutina, bianca o nera.

Ore 10:40 – La discussione tra i cardinali è in corso

All’interno della Cappella Sistina, i cardinali hanno iniziato le consultazioni per cercare un nome condiviso. Dopo la fumata nera di ieri sera, questa prima votazione della giornata è molto attesa. Se anche questo scrutinio si concluderà senza un nome condiviso, si procederà con una nuova votazione verso le 12:00. La fumata del mattino, in ogni caso, verrà emessa una sola volta.

Ore 10:10 – I cardinali rientrano nella Sistina per riprendere le votazioni

Dopo aver trascorso la notte tra Casa Santa Marta e la residenza adiacente, i 133 cardinali elettori sono tornati nella Cappella Sistina per partecipare alla seconda giornata di Conclave. Dopo la preghiera mattutina, è cominciato il processo decisionale, con la possibilità di arrivare fino a due votazioni prima della pausa di metà giornata. Al termine, una sola fumata indicherà l’esito: bianca in caso di elezione, nera in caso contrario.

Ore 9:11 – La storia recente accende le speranze

Tra i fedeli cresce l’ottimismo: tre degli ultimi cinque Pontefici sono stati eletti proprio durante il secondo giorno di Conclave. Nel 1978 Giovanni Paolo I fu scelto al quarto scrutinio, stessa sorte per Benedetto XVI nel 2005. Anche Papa Francesco fu eletto al secondo giorno, nel 2013, al quinto scrutinio.

Arrivata la fumata del conclave, cosa succede in piazza
È nera la prima fumata di questo conclave: le prossime votazioni avverranno domani, due la mattina e due alla sera (ovviamente, a meno che non vi sia una fumata bianca prima di esse).

20:30

Fumata in ritardo: cosa sta succedendo e perché potrebbe saltare il voto

Il Conclave è iniziato oggi nel pomeriggio con le consuete cerimonie: ingresso nella Cappella Sistina, giuramenti, una meditazione spirituale e il famoso comando “extra omnes”, che impone l’uscita di tutti i non elettori. La prima fumata era attesa tra le 19:00 e le 19:30, ma non si è ancora vista. Cosa sta succedendo?

Non si hanno notizie ufficiali perché tutto ciò che accade nella Cappella Sistina è segreto, come stabilito dal giuramento dei cardinali. Tuttavia, si possono fare alcune ipotesi:

Meditazione troppo lunga: il predicatore, Raniero Cantalamessa, potrebbe essersi dilungato più del previsto. Inoltre, l’“extra omnes” è stato dato alle 17:45, forse più tardi del previsto.

Cardinali più numerosi: ci sono 133 cardinali elettori, un numero mai raggiunto prima. Questo potrebbe aver rallentato l’organizzazione e lo svolgimento delle attività.

Possibile rinvio del voto: secondo la Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis, i cardinali possono decidere di rimandare il voto nella prima giornata, se ritengono necessario chiarire alcune regole o discutere meglio tra loro.

Infatti, la legge della Chiesa prevede che, dopo la meditazione, i cardinali possano decidere se sono pronti a iniziare le votazioni o se è meglio posticiparle. In ogni caso, non possono modificare le regole previste.

Per confronto, nel Conclave del 2013, l’“extra omnes” fu dato alle 17:33 e la prima fumata nera arrivò alle 19:41, circa due ore dopo. Oggi, però, dopo oltre due ore e mezza dall’inizio, ancora nulla. Da secoli, comunque, la prima fumata è quasi sempre nera, quindi non ci si aspettava l’elezione del nuovo Papa già stasera.

19:00

Attualmente, nella Cappella Sistina, i cardinali elettori stanno svolgendo la fase iniziale del conclave, nota come antescrutinium. In questo momento, l’ultimo cardinale diacono sta procedendo al sorteggio di tre scrutatori, tre revisori e tre infirmarii. Gli scrutatori saranno responsabili della raccolta e del conteggio dei voti, i revisori verificheranno l’accuratezza dello scrutinio, mentre gli infirmarii raccoglieranno i voti di eventuali cardinali impossibilitati a recarsi personalmente all’altare, anche se per questo conclave sembra che tutti i cardinali voteranno in Sistina.

 

Dopo il sorteggio, i cerimonieri distribuiscono a ciascun cardinale due o tre schede, recanti la scritta “Eligo in Summum Pontificem”, su cui ogni elettore scriverà il nome del candidato prescelto. Successivamente, il segretario del Collegio dei Cardinali, il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie e i cerimonieri lasciano la Cappella Sistina, che viene quindi chiusa per garantire la segretezza del processo.

 

Questa fase è cruciale per assicurare la trasparenza e la regolarità delle votazioni che porteranno all’elezione del nuovo Pontefice.

18.30 I cardinali si sono radunati all’interno della Cappella Sistina.

Monsignor Diego Ravelli, responsabile delle celebrazioni liturgiche, ha pronunciato la formula rituale “Extra Omnes”, con cui si invita a uscire tutti coloro che non partecipano direttamente al Conclave. Da questo istante, cala il riserbo assoluto e le votazioni prenderanno subito il via. La prima fumata, che segnalerà l’eventuale elezione del nuovo Papa, è prevista per le ore 19.

Ore 16:41 – I cardinali entrano nella Cappella Sistina

 

È iniziata la processione verso la Cappella Sistina. I 133 cardinali elettori, dopo essersi riuniti nella Cappella Paolina, hanno intonato il canto “Veni Creator Spiritus” per invocare l’aiuto divino nella scelta del nuovo Pontefice.

 

Giunti nella Cappella Sistina, il Maestro delle celebrazioni liturgiche, Monsignor Diego Ravelli, ha pronunciato il solenne “Extra Omnes”, che segna l’uscita di tutti i non addetti ai lavori e l’inizio del silenzio assoluto. Da questo momento il Vaticano è completamente isolato dalle comunicazioni esterne, per preservare la riservatezza del processo elettivo.

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