Flop del partito islamico a Monfalcone: la Lega stravince con Fasan al 70%
Monfalcone sceglie la linea dura: con il 70,87% dei voti, Luca Fasan, candidato della Lega, è stato eletto sindaco schiacciando la concorrenza. Il comune, noto per avere il più alto tasso di immigrati d’Italia, ha bocciato sonoramente la proposta politica di Italia Plurale e della sinistra, premiando invece l’approccio inflessibile del centrodestra, già consolidato dall’ex sindaca Cisint.
Il centro sinistra, con il candidato Diego Moretti (Pd), si è fermato al 26,19%, sostenuto anche da liste dell’estrema sinistra. Nulla da fare: la città ha scelto in modo netto.
“Non mollo Monfalcone”: la strategia vincente
L’effetto traino di Cisint, ex sindaca oggi europarlamentare, è stato decisivo. Con lo slogan “Non mollo Monfalcone”, il centrodestra ha fatto breccia tra gli elettori, portando Fasan – già assessore alla Cultura e uomo di fiducia della Lega – a conquistare 8.272 voti personali. Cisint ha raccolto 1.609 preferenze, la metà di quelle totali della Lega.
Fasan, 61 anni, milanese di nascita ma profondamente radicato a Monfalcone, ha sempre mantenuto una posizione rigida sul tema integrazione e moschee abusive. “Siamo disponibili al dialogo con la comunità islamica, ma ci deve essere reciprocità – ha dichiarato – Non possiamo più ignorare il peso dell’assistenza sociale assorbita, né accettare il niqab nelle nostre strade”.
Il tonfo di Konate e il caos interno
La lista Italia Plurale, a trazione islamica, ha ottenuto appena il 2,94%, pari a 343 voti. Il candidato sindaco Bou Konate, presidente onorario del centro culturale islamico Darus Salaam, ha però dichiarato: “Per noi è una porta che si apre sul futuro”.