venerdì, Maggio 9

È morto Nino Marazzita

La sua carriera, iniziata nel 1965, è stata caratterizzata da una serie di casi giudiziari di grande risonanza, che hanno contribuito a definire la storia della giustizia italiana.

Gli esordi e la formazione

Originario della Calabria, Marazzita seguì le orme del padre Giuseppe, anch’egli avvocato, laureandosi in giurisprudenza all’Università di Firenze. Dopo gli studi, intraprese la carriera forense, specializzandosi in diritto penale e diventando uno dei penalisti più noti del paese. La sua eloquenza e la profonda conoscenza del diritto lo resero un punto di riferimento per colleghi e studenti.

I casi giudiziari più noti

Nel corso della sua lunga carriera, Marazzita fu coinvolto in numerosi processi di grande rilievo. Tra questi, spicca il ruolo di avvocato di parte civile nel processo per l’omicidio dello scrittore Pier Paolo Pasolini, rappresentando la madre del regista. Inoltre, fu legale di Eleonora Moro nel processo sull’omicidio del padre, Aldo Moro, e difese Pietro Pacciani in grado d’appello nel caso del “Mostro di Firenze” .

Il massacro del Circeo

Uno dei casi più emblematici della carriera di Marazzita fu il massacro del Circeo, avvenuto nel 1975. In questo processo, l’avvocato rappresentò la famiglia di Rosaria Lopez, una delle due giovani vittime. Il caso ebbe un impatto significativo sull’opinione pubblica e contribuì a modificare la percezione della violenza sessuale nel sistema giuridico italiano. Marazzita sottolineò l’importanza di considerare la violenza sessuale come un reato contro la persona, anziché contro la morale, contribuendo così a un cambiamento legislativo fondamentale .

Altri casi rilevanti

Marazzita fu anche coinvolto nel caso del “Delitto del Morrone”, difendendo uno degli imputati, e nel processo contro il serial killer Donato Bilancia, dal quale si ritirò quando l’imputato rifiutò di sottoporsi a una perizia psichiatrica . La sua capacità di affrontare casi complessi e controversi gli valse il soprannome di “avvocato dei diavoli”.

Attività mediatiche e divulgative

Oltre alla carriera forense, Marazzita fu attivo nel campo della divulgazione giuridica. Condusse la rubrica televisiva “L’Avvocato risponde” su Rai 2 e partecipò a trasmissioni radiofoniche come “Italia: istruzioni per l’uso” su Rai Radio 1. Dal 2013 al 2019, fece parte del cast giuridico del tribunale televisivo “Forum” e “Lo Sportello di Forum” su Canale 5 e Rete

Riconoscimenti e premi

Nel corso della sua carriera, Marazzita ricevette numerosi riconoscimenti. Nel 2018, gli fu conferito il “Premio Speciale alla Carriera” presso la Camera dei Deputati, e successivamente ricevette il Leone d’oro alla Carriera dal Comitato dell’ordine del Leone d’oro di Venezia .

Vita personale e passioni

Marazzita era noto per la sua passione per la lettura, in particolare per l’opera “Dei delitti e delle pene” di Cesare Beccaria. Amava anche il cinema, citando “Bastardi senza gloria” di Quentin Tarantino come uno dei suoi film preferiti. Era un appassionato collezionista di orologi e automobili, mostrando interesse per le tecnologie sostenibili, come le auto elettriche .

Eredità e impatto

La scomparsa di Nino Marazzita rappresenta una perdita significativa per il mondo giuridico italiano. La sua dedizione alla giustizia, la capacità di affrontare casi complessi e la volontà di sensibilizzare l’opinione pubblica su temi cruciali hanno lasciato un’eredità duratura. Il suo lavoro ha contribuito a plasmare il sistema legale italiano, rendendolo più attento ai diritti delle vittime e alla giustizia sostanziale.

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