L’esplosione nella notte
Paura nel centro storico di Napoli, dove una bomba carta è stata lanciata nella notte tra mercoledì e giovedì contro il terrazzino esterno di un “basso” in salita Sant’Antonio a Tarsia, nel quartiere Avvocata. L’ordigno rudimentale è esploso intorno all’1, svegliando di soprassalto i residenti di una strada stretta e densamente abitata.
I danni e i primi rilievi
L’esplosione non ha provocato feriti né danni rilevanti, se non alla tenda che copriva il piccolo terrazzino. Sul posto sono intervenute le pattuglie dell’Ufficio Prevenzione Generale della Polizia di Stato, che hanno immediatamente avviato le indagini.
La dinamica dell’attacco
Secondo le prime ricostruzioni, l’ordigno sarebbe stato lanciato da un mezzo in movimento, probabilmente uno scooter, in piena corsa. Una dinamica che richiama gesti di intimidazione, anche se non è ancora chiaro chi fosse il vero obiettivo. Nel basso vive infatti un uomo di 68 anni, incensurato e senza legami noti con ambienti criminali.
Il racconto del proprietario
L’uomo ha riferito di essere stato in casa al momento della deflagrazione. Uscito in strada dopo aver sentito il boato, non ha visto nessuno: i responsabili si erano già dileguati nel buio della notte.
Indagini in corso
Gli investigatori della Questura non escludono alcuna ipotesi. Se l’intimidazione resta la pista più accreditata, i motivi potrebbero trovarsi anche in ambiti non strettamente legati alla criminalità organizzata. Il quartiere, già segnato in passato da episodi di microcriminalità e tensioni, ora vive con rinnovata preoccupazione.
Una città che convive con la paura
Il boato ha riportato alla mente vecchi episodi di violenza che hanno scosso Napoli. Resta aperta la domanda che agita i residenti: si tratta di un avvertimento mirato o di un segnale inquietante per tutto il quartiere?