martedì, Luglio 1

Fognini incanta Wimbledon a 38 anni, Alcaraz si arrende: “Può giocare fino a 50 anni”

Wimbledon, Fognini fa magie a 38 anni e conquista tutti

Sembrava un match di routine per Carlos Alcaraz, il campione in carica, ma si è trasformato in un vero e proprio spettacolo da leggenda grazie a un Fabio Fognini in stato di grazia. A 38 anni compiuti, il tennista ligure ha dato vita a una delle sue performance più memorabili sul sacro prato di Wimbledon, resistendo per oltre tre ore e mezza contro il numero uno del mondo e strappando applausi a scena aperta anche dai più scettici.

La partita, valida per il primo turno del torneo, si è giocata sul Campo Centrale, gremito di appassionati e volti noti, tra cui l’ex calciatore David Beckham, visibilmente sorpreso dallo show del campione italiano. Fognini ha sfoderato colpi d’alta scuola, smorzate chirurgiche e uno smash perfetto nel quarto set che ha fatto esplodere il pubblico in un boato di entusiasmo.

Alcaraz sbalordito: “Con questo livello può arrivare a 50 anni”

Nel corso del match, Alcaraz – tra uno scambio e l’altro – si è rivolto al suo box tecnico con una frase destinata a diventare virale: “Con questo livello di gioco, Fognini può giocare fino a 50 anni”. Un’espressione a metà tra lo stupore e l’ammirazione, che riassume perfettamente il clima dell’incontro.

Il giovane fenomeno spagnolo ha poi dichiarato a fine gara: “È incredibile quello che ha fatto oggi. Mi ha messo in difficoltà con un tennis brillante, creativo, da artista puro. Ha ancora una mano magica e una testa lucida. Gli auguro di continuare a divertirsi così, è un patrimonio per questo sport.”

Il pubblico inglese si alza in piedi per Fabio

A fine partita, tutto il Centre Court si è alzato in piedi per rendere omaggio a uno dei giocatori più imprevedibili e talentuosi della sua generazione. Fognini ha salutato commosso e ha lanciato una frase enigmatica: “A 38 anni non so quanti Wimbledon mi restano… ma oggi me lo sono goduto tutto.”

Il suo futuro nel circuito rimane un punto interrogativo, ma una cosa è certa: il match di oggi ha ricordato a tutti quanto Fabio sia ancora capace di fare la differenza. In un torneo spesso dominato dai più giovani, è bastato il tocco di un veterano per scrivere una nuova, splendida pagina di tennis.

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