«Il lavoro svolto in questi anni è stato importante», ha precisato. «Tuttavia, l’affermazione sull’attacco alla redazione non la condivido e la considero sbagliata. È necessario prendere le distanze senza riserve».
La posizione si aggiunge a un crescente fronte istituzionale che, pur mantenendo rispetto per il ruolo internazionale di Albanese, ritiene necessario ribadire la centralità della libertà di stampa e la gravità degli attacchi contro le redazioni.
La questione delle onorificenze e le decisioni dei sindaci
Il caso ha avuto conseguenze anche a livello locale. Diverse amministrazioni comunali avevano conferito negli anni passati riconoscimenti simbolici alla relatrice ONU. Nei giorni successivi alle sue dichiarazioni, alcune di queste onorificenze sono state oggetto di revoca o di valutazione.
A Bologna la revoca era stata inizialmente annunciata, salvo poi essere sospesa per ulteriori approfondimenti. A Firenze, invece, la sindaca Sara Funaro ha dichiarato che la concessione della cittadinanza onoraria non era più opportuna nel contesto attuale. Le decisioni dei Comuni riflettono il clima di forte attenzione istituzionale attorno al caso.
La risposta di Francesca Albanese e la citazione dantesca
Francesca Albanese ha risposto alle critiche attraverso i propri canali social. In un post pubblicato su X ha citato Dante Alighieri: «Purché mi sia risparmiato l’esilio perpetuo…», frase interpretata da molti come un commento ironico o amaro rispetto alle richieste di revoca delle cittadinanze onorarie.
La citazione ha contribuito a riaccendere la discussione pubblica, sollevando interrogativi sul rapporto tra ruoli istituzionali internazionali, libertà di espressione e responsabilità comunicativa in momenti di forte tensione politica.
Un caso politico destinato a proseguire
L’insieme delle reazioni mostra come il caso abbia assunto una dimensione nazionale, oltre il perimetro del confronto sul conflitto in Medio Oriente. L’attenzione riguarda il confine tra critica politica, ruolo internazionale di un relatore ONU e gestione del dibattito pubblico interno.
Nei prossimi giorni sono attese ulteriori prese di posizione da parte delle forze politiche e delle istituzioni, mentre proseguono le indagini sull’assalto alla redazione torinese. Il dibattito rimane aperto sul tema della tutela della stampa e sulla responsabilità delle figure pubbliche nel commentare episodi di aggressione.
















