venerdì, Luglio 11

Gaia uccisa a Porto Cervo, chi è la donna che l’ha travolta

La famiglia di Gaia – molto conosciuta nel territorio: il padre Alfredo Costa è un sindacalista storico della Cisl Gallura, la madre lavora presso un Caf – ha incaricato l’avvocato Antonello Desini per tutelare i propri diritti. A Tempio, intanto, è stato proclamato il lutto cittadino e sono stati annullati gli eventi pubblici.

La difesa: “Circostanze da chiarire, cordoglio alla famiglia”

Secondo quanto riportato dalla stampa tedesca, l’avvocato di Vivian Spohr ha dichiarato: “Le circostanze esatte sono ora in fase di accertamento. La famiglia Spohr ha espresso le sue più sentite condoglianze ai familiari della vittima”.

Fonti vicine alla famiglia confermano che Carsten Spohr non era a bordo del SUV. La manager tedesca, subito dopo l’impatto, si è fermata e ha accusato un malore. Le indagini, coordinate dalla Procura di Civitavecchia, proseguono in attesa dell’autopsia e di eventuali nuove perizie dinamiche sull’incidente.

Una morte che divide: giustizia o privilegio?

Il ritorno della Spohr in patria, senza provvedimenti restrittivi, accende un interrogativo delicato: sarebbe stato possibile per qualsiasi altro cittadino tornare subito a casa dopo aver causato una morte sulle strisce? E se il coinvolto non fosse stato il coniuge di un amministratore delegato internazionale, la risposta della giustizia sarebbe stata la stessa?

Domande che scuotono l’opinione pubblica e alimentano un dibattito profondo sulla credibilità del sistema giudiziario, proprio mentre una famiglia piange la perdita ingiusta di una figlia di appena 24 anni. E mentre Porto Cervo torna lentamente alla sua normalità turistica, l’Italia continua a chiedere verità e giustizia per Gaia.

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