lunedì, Maggio 19

Garlasco, Bruzzone: “Togliere Stasi dalla scena del crimine? Quasi impossibile”

Garlasco, Bruzzone: “La nuova inchiesta? Un pasticcio sempre più affollato”

stasi roberta bruzzone

“È difficile, anzi quasi impossibile, togliere Alberto Stasi dalla scena del crimine”. La criminologa Roberta Bruzzone non ha dubbi: nonostante i nuovi sviluppi giudiziari sul delitto di Chiara Poggi, uccisa nella villetta di Garlasco nell’agosto del 2007, i cinque gradi di giudizio che hanno portato alla condanna definitiva di Stasi restano per lei “coerenti” con i fatti.

“La scoperta del materiale p***grafico è il punto chiave”

Bruzzone, intervistata da La Nazione, torna su un elemento spesso trascurato nell’opinione pubblica: la scoperta, da parte di Chiara, del materiale p***grafico “estremo e compulsivo” presente sul computer del fidanzato. “Quello sconvolgimento – spiega – avrebbe fatto saltare il piano di passare la giornata insieme. A quel punto si apre una zona d’ombra mai chiarita dalla difesa. Un cortocircuito relazionale ed emotivo che potrebbe aver innescato la tragedia”.

Per la criminologa, quindi, non ha senso oggi moltiplicare i sospettati. “È un esercizio acrobatico. Ogni elemento conferma la verità storica consolidata, e le ambiguità che si vogliono sollevare oggi erano già presenti, note e valutate nel processo”.

DNA e intercettazioni: “Confusione e aspettative irrealistiche”

La nuova inchiesta della Procura di Pavia – che coinvolge Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, e rimette in gioco lo stesso Stasi – punta anche su nuove analisi del DNA ritrovato sotto le unghie della vittima e su presunte nuove intercettazioni. Bruzzone è scettica: “I reperti biologici sono confusi e deteriorati. Per anni sono stati ritenuti inutilizzabili, ora si tenta di rileggerli. Ma serve una svolta clamorosa, non un collage forzato di vecchie ipotesi”.

Le intercettazioni? “Dovrebbe emergere qualcosa di epocale per cambiare davvero le carte in tavola. Per ora non vedo nulla del genere. Anzi, tutto appare ancora più nebuloso”.

Un’inchiesta senza direzione?

Bruzzone non nasconde il timore che il nuovo filone investigativo stia diventando un’operazione poco chiara. Vediamo nella prossima pagine le sue ultime dichiarazioni.

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