venerdì, Ottobre 3

Garlasco, Lovati choc: “Così ho ottenuto la consulenza secretata che accusava Sempio”

Nuovo colpo di scena nel caso Garlasco

Il giallo di Garlasco continua ad arricchirsi di dettagli inediti e controversi. In un’intervista a Ignoto X su La7, l’avvocato Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, ha rilasciato dichiarazioni destinate a far discutere. Secondo quanto riferito, sarebbe riuscito a ottenere con “i propri mezzi” una consulenza secretata del colonnello Luciano Garofano, contenente accuse dirette nei confronti del suo assistito.

Lovati: “L’ho fatto per tutelare Andrea Sempio”

Ho ottenuto con i miei mezzi la consulenza secretata che accusava Andrea”, ha spiegato il legale, sostenendo che l’operazione sia stata necessaria per difendere gli interessi del suo cliente. Una rivelazione che apre interrogativi sulla correttezza delle procedure e sul rispetto del segreto istruttorio in uno dei casi più discussi della cronaca italiana.

Il ruolo di Garofano e la consulenza contestata

La consulenza di Garofano, ex comandante dei RIS, avrebbe contenuto elementi accusatori nei confronti di Sempio, amico di Chiara Poggi e indagato solo a distanza di anni dal delitto. La diffusione di documenti secretati, però, rappresenta un tema delicato e potrebbe sollevare ulteriori polemiche in sede giudiziaria.

L’intervento di De Rensis

Nella stessa trasmissione è intervenuto anche Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, che ha commentato la vicenda dell’ex pm di Pavia indagato per corruzione: “L’ex procuratore aggiunto è la persona più innocente di tutti, fino a prova contraria”. Ha poi aggiunto che si aspetta che le risultanze della professoressa Cattaneo e dell’indagine di Brescia possano portare a verità diverse rispetto a quelle emerse finora.

Un caso senza fine

Il caso di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco nel 2007, continua dunque a generare nuove polemiche e rivelazioni. Dopo la condanna definitiva di Alberto Stasi, la riapertura delle indagini su Andrea Sempio e ora la rivelazione di Lovati su documenti secretati, la vicenda sembra lontana dal chiudersi. Il rischio è quello di alimentare ancora di più il dubbio collettivo che accompagna da anni questa tragica vicenda di cronaca nera italiana.

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