Le verifiche sono state condotte alla fine dello scorso anno, dal 20 novembre al 1° dicembre 2023, come parte della regolare ispezione della gestione amministrativa dell’ultimo quinquennio.
Anche se l’ispezione non era specificamente mirata a Vannacci, sono emerse irregolarità dai documenti contabili, dai messaggi scambiati e dal personale presente durante il suo servizio.
Tre sono i punti principali evidenziati dagli ispettori ministeriali. Il primo riguarda le autocertificazioni:
Vannacci avrebbe dichiarato di avere familiari a carico a Mosca per poter percepire l’indennità di servizio all’estero, ma sembra che ci siano state incongruenze tra le sue dichiarazioni e i dati sui passaporti diplomatici della sua famiglia. Inoltre, ci sono state anomalie riscontrate nelle spese sostenute per feste e cene:
Vannacci avrebbe richiesto rimborsi per eventi conviviali organizzati presso ristoranti di Mosca, anziché presso la sua residenza. Uno dei presunti invitati ha dimostrato di non aver mai partecipato agli eventi, sollevando dubbi sulla loro esistenza.
Infine, c’è il mistero di circa 9.000 euro spesi per l’utilizzo di un’auto di servizio (una Bmw) senza giustificazione. Lo Stato maggiore aveva precedentemente deciso di alienare l’auto entro il 31 ottobre 2018, ma sia il predecessore di Vannacci che lo stesso generale non hanno seguito questa indicazione. Questo ha portato all’ipotesi di un danno erariale.
I risultati dell’ispezione sono stati inviati alla Corte dei conti per ulteriori indagini e per stabilire eventuali responsabilità in merito a queste incongruenze.