A fare la differenza, però, è stato soprattutto l’orientamento del governo in tema di conti pubblici. La prudenza fiscale, unita a scelte ponderate su investimenti e spesa, ha permesso di trasmettere un’immagine di maggiore affidabilità dell’Italia rispetto al passato. In altre parole, il governo Meloni è riuscito a rassicurare i mercati, mostrando di saper navigare in un contesto economico globale ancora fortemente incerto.
Giorgetti: “Scelte basate su prudenza e responsabilità”
Immediata la reazione del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, che ha commentato con soddisfazione il nuovo rating assegnato all’Italia. “Il giudizio di S&P premia la serietà dell’approccio del governo italiano alla politica di bilancio”, ha dichiarato il ministro. “In un clima internazionale dominato da incertezza e instabilità, continueremo a seguire una linea improntata alla prudenza e alla responsabilità”.
Parole che riflettono il messaggio che l’esecutivo intende trasmettere anche ai partner europei: l’Italia non è più l’anello debole dell’eurozona, ma un Paese in grado di rilanciare la propria economia mantenendo i conti in ordine.
Bloomberg esalta Meloni: “L’Italia torna protagonista in Europa”
La promozione ottenuta da S&P non è passata inosservata nemmeno ai media internazionali. Tra questi, Bloomberg ha dedicato ampio spazio alla notizia, sottolineando il ruolo centrale del premier Giorgia Meloni. L’articolo, pubblicato nella mattinata, descrive l’upgrade del rating come “un altro successo della premier italiana”, interpretandolo come il segnale di una riabilitazione dell’Italia sul piano economico dopo anni di difficoltà.
Secondo l’autore dell’analisi, questo miglioramento rappresenta un cambio di passo importante per l’Italia, che dimostra di aver superato l’immagine di Paese instabile e indebitato. Meloni, da parte sua, viene descritta come una leader determinata, capace di portare avanti una politica economica che, pur conservatrice, riesce a garantire risultati concreti.
La sinistra italiana fatica a nascondere l’irritazione
Mentre i riconoscimenti internazionali si moltiplicano, le opposizioni interne sembrano arrancare nel tentativo di sminuire il traguardo raggiunto. L’innalzamento del rating ha generato una serie di reazioni critiche da parte di esponenti del centrosinistra, i quali hanno preferito minimizzare l’importanza del giudizio di S&P o attribuirlo a dinamiche esterne non collegate all’operato del governo.
Una reazione che per molti osservatori denota una certa insofferenza da parte della sinistra, che fatica ad accettare i segnali positivi che arrivano da enti terzi e indipendenti. In questo contesto, l’immagine dell’opposizione appare sempre più legata a uno schema narrativo che punta esclusivamente alla delegittimazione dell’avversario politico, anche di fronte a fatti oggettivi come un miglioramento del rating nazionale.
Italia più forte anche grazie al contesto internazionale favorevole
Va detto che la promozione ricevuta dall’Italia è frutto anche di un contesto globale che, pur tra mille incertezze, sta offrendo alcune opportunità di stabilizzazione. La sospensione dei dazi USA sull’UE, ad esempio, è uno degli elementi che ha rasserenato gli analisti. Tuttavia, come sottolineato da Standard & Poor’s, non basta un contesto meno ostile per ottenere una promozione: serve una guida politica capace, responsabile e dotata di visione strategica.
È proprio su questo punto che si concentra il riconoscimento del lavoro dell’attuale governo. L’Italia, infatti, è riuscita a distinguersi per la sua capacità di adattamento, dimostrando che una politica economica attenta e prudente può pro