La principale novità riguarda il calo di Fratelli d’Italia, che scende sotto la soglia psicologica del 30%, mentre Lega e Forza Italia ne approfittano per accrescere il proprio consenso. Nel frattempo, l’opposizione non riesce a sfruttare questa situazione a proprio vantaggio, con il Partito Democratico in flessione e il Movimento 5 Stelle stabile. Le uniche forze a registrare una leggera crescita sono Azione e Italia Viva.
Fratelli d’Italia Sotto il 30%: Un Campanello d’Allarme per Giorgia Meloni?
Dopo mesi di leadership incontrastata, Fratelli d’Italia registra un calo nei sondaggi e si attesta al 29,7%, con una perdita dello 0,3%. Sebbene il partito di Giorgia Meloni rimanga la prima forza politica del Paese con un distacco considerevole rispetto agli avversari, il dato segna un’inversione di tendenza che potrebbe preoccupare la Premier.
Le cause di questa flessione potrebbero essere molteplici. Da un lato, le tensioni interne alla coalizione di centrodestra potrebbero aver influito negativamente sulla percezione degli elettori. Dall’altro, alcune scelte politiche e il contesto economico potrebbero aver generato un lieve disincanto tra gli elettori più fedeli a FdI.
Centrodestra in Movimento: Lega e Forza Italia in Crescita
Se Fratelli d’Italia perde terreno, la Lega e Forza Italia ne approfittano. Forza Italia guadagna due decimi e si porta al 9,3%, mentre la Lega ottiene un incremento più consistente, salendo all’8,4% con un +0,4% rispetto alla settimana precedente.
Questi dati indicano che, nonostante le divergenze emerse nelle ultime settimane tra i partiti della coalizione, gli elettori non sembrano allontanarsi dal centrodestra, ma piuttosto spostare il proprio consenso tra i vari partiti che lo compongono.
Le Divisioni nel Centrodestra: Scontro tra Lega e Forza Italia
Uno dei fattori chiave che hanno caratterizzato la settimana politica è stato lo scontro tra Forza Italia e la Lega su temi di politica estera. Le divergenze si sono acuite soprattutto sul rapporto con gli Stati Uniti e sul riarmo europeo.
Matteo Salvini ha recentemente contattato il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, provocando una risposta stizzita da parte del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha ribadito come la politica estera italiana sia competenza del governo e non di singoli esponenti politici. Lo scontro si è inasprito con le dichiarazioni di Claudio Durigon, sottosegretario leghista, che ha suggerito a Tajani di “farsi aiutare” nei rapporti con gli USA. Quest’ultimo ha replicato con parole dure, parlando di “partiti di quaquaraquà”, un chiaro riferimento alla Lega.
Nonostante queste tensioni, i dati del sondaggio mostrano che l’elettorato di centrodestra non sembra essere particolarmente turbato da questi attriti interni. Anzi, la crescita della Lega e di Forza Italia potrebbe indicare che alcuni elettori stiano premiando i due partiti per la loro posizione su questi temi.
L’Opposizione Non Decolla: Il PD Perde Consensi
Se il centrodestra mostra una dinamica interna vivace, il centrosinistra fatica a trovare slancio. Il Partito Democratico scende al 22,4%, registrando un calo dello 0,3%, esattamente la stessa perdita di Fratelli d’Italia. Questo significa che il PD non riesce a sfruttare il momento di difficoltà della maggioranza per ridurre il distacco.
Le divisioni interne sul tema del riarmo europeo potrebbero aver contribuito a questa flessione, con alcuni esponenti del partito favorevoli a un maggiore investimento nella difesa comune e altri più scettici. Questa incertezza potrebbe aver disorientato parte dell’elettorato.
Movimento 5 Stelle e Sinistra: Nessuna Crescita
Il Movimento 5 Stelle rimane stabile al 12,2%, senza variazioni rispetto alla settimana precedente. Anche Alleanza Verdi-Sinistra registra una leggera flessione, scendendo al 6,2% con un calo dello 0,1%.
Questi dati evidenziano come le forze di opposizione non siano riuscite a intercettare il malcontento di quegli elettori che si stanno spostando all’interno del centrodestra o che potrebbero essere indecisi.
I Partiti Minori: Crescono Azione e Italia Viva
Gli unici partiti a registrare una lieve crescita sono Azione e Italia Viva. La formazione di Carlo Calenda guadagna lo 0,1% e sale al 3,6%, mentre il partito di Matteo Renzi cresce di 0,2 punti percentuali, raggiungendo il 2,4%.
Questi piccoli incrementi, sebbene non significativi in termini assoluti, mostrano che una parte dell’elettorato continua a guardare con interesse alle forze politiche centriste, nonostante la loro frammentazione.
+Europa e Noi Moderati in Difficoltà
Al contrario, +Europa registra un calo dello 0,1%, portandosi all’1,8%, mentre Noi Moderati, il quarto partito della coalizione di centrodestra, scende all’1%, perdendo anch’esso lo 0,1%.