“Ha sfiduciato Tajani”: Salvini, cosa succede al governo
Scontro nella Maggioranza: La Lega Attacca Tajani, le Opposizioni Parlano di Sfiducia
La tensione all’interno della maggioranza di governo continua a salire, con la Lega che non allenta la presa sul ministro degli Esteri Antonio Tajani. Nonostante il leader di Forza Italia abbia cercato di ribadire la sua posizione e di smorzare le polemiche, gli attacchi da parte del Carroccio non accennano a diminuire. Questa situazione ha fornito alle opposizioni un’ulteriore occasione per mettere in discussione la tenuta del governo, parlando apertamente di una sorta di “sfiducia” nei confronti di Tajani.
Il Ruolo di Salvini e la Frattura sulla Politica Estera
Il casus belli che ha portato a questa escalation di tensioni è sempre lo stesso: la gestione della politica estera da parte del governo e, in particolare, la posizione dell’Italia nei confronti della guerra in Ucraina. Il vicepremier Matteo Salvini ha più volte espresso opinioni divergenti rispetto alla linea ufficiale del governo, alimentando malumori e creando fratture evidenti. La sua recente telefonata con il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, ha rappresentato un ulteriore elemento di discordia, irritando sia la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che lo stesso Tajani.
Il ministro degli Esteri ha cercato di ribadire il proprio ruolo centrale nella definizione della politica estera italiana, sottolineando che solo lui e la premier Meloni sono legittimati a esprimere la posizione ufficiale del Paese su questioni internazionali. Tuttavia, le parole di Tajani non hanno fermato le critiche della Lega, che ha invece colto l’occasione per rilanciare l’offensiva politica.
L’Attacco della Lega: Tajani è in Difficoltà
Uno degli attacchi più diretti a Tajani è arrivato da Claudio Durigon, vice-segretario nazionale della Lega e sottosegretario al Lavoro. In un’intervista rilasciata a Repubblica, Durigon ha difeso la libertà di Salvini di intrattenere rapporti con esponenti dell’amministrazione statunitense, definendolo un vantaggio per il governo. Ma non si è fermato qui: ha messo apertamente in discussione la posizione del ministro degli Esteri, affermando che Tajani si trova in una condizione “un po’ difficile” a causa del suo sostegno alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e al piano di riarmo dell’Unione Europea.