venerdì, Ottobre 10

Greta Thunberg e Flotilla nella bufera: usano la foto di un ostaggio israeliano per denunciare “crudeltà sui prigionieri palestinesi”

Il carosello, condiviso contemporaneamente sugli account ufficiali di Greta Thunberg e della Global Sumud Flotilla, era nato per esprimere solidarietà agli attivisti arrestati la scorsa settimana dopo l’intercettazione delle loro navi dirette a Gaza da parte della marina israeliana. Nelle slide successive, il post denunciava la presunta “crudeltà disumana” nei confronti dei palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, citando cifre secondo cui oltre 11.000 prigionieri vivrebbero in condizioni “antigieniche e degradanti”.

Il carosello rimosso dopo le proteste

Dopo le segnalazioni e le accuse di aver diffuso materiale di propaganda di Hamas, la slide incriminata è stata cancellata dai profili di entrambe le pagine. Tuttavia, molti utenti hanno continuato a condividere screenshot e copie del post, che nel frattempo è diventato virale. Né Thunberg né la Flotilla hanno finora rilasciato commenti ufficiali sull’errore.

Il caso ha acceso un dibattito sulla superficialità della comunicazione militante online, spesso priva di verifiche sulle fonti e vulnerabile alla manipolazione. “Un esempio da manuale di disinformazione involontaria”, ha commentato il giornalista David Puente, autore dell’inchiesta per 100+Open, che ha ricostruito le origini del post e la sua rimozione.

Un errore che rischia di pesare sull’immagine pubblica di Greta Thunberg, già al centro di controversie per le sue posizioni filo-palestinesi espresse negli ultimi mesi.

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