lunedì, Settembre 29

Caso Ilaria Salis, esplode la polemica sui social dopo le parole di Donzelli

Ilaria Salis

Il destino di Ilaria Salis appeso a un voto decisivo

La vicenda di Ilaria Salis si avvicina a un passaggio cruciale. Martedì 23 settembre la Commissione Affari legali voterà sulla revoca della sua immunità parlamentare, mentre la decisione finale arriverà il 7 ottobre in Aula. La giovane europarlamentare di Avs, detenuta in un carcere ungherese per oltre un anno prima dell’elezione a Strasburgo, rischia seriamente di tornare sotto processo a Budapest.

Secondo Andrea Scanzi, che ha rilanciato la vicenda con un post molto commentato, la questione è semplice: «O la si salva, o la si condanna. Il resto è ferocia e sciacallaggio».

Il ruolo decisivo dei popolari europei

Il voto appare già segnato: progressisti a favore, destre contrarie. Tutto dipenderà quindi dai 188 eurodeputati del PPE, tra cui i 9 italiani di Forza Italia. Secondo i calcoli, per salvare Salis sarà necessario che almeno un terzo di loro voti insieme ai progressisti. Una partita che ha inevitabili riflessi anche sulla politica italiana, dove Antonio Tajani ha già dichiarato di non considerare Salis «una terrorista».

La parole di Donzelli scatenano la polemica

A infiammare il dibattito sono state le parole di Giovanni Donzelli, esponente di Fratelli d’Italia: «Credo che la Salis se ha fatto le sue scelte con coraggio deve rinunciare all’immunità parlamentare. Se non vi rinuncia, il Parlamento deve votare per la rinuncia all’immunità». Un’affermazione che ha provocato un’ondata di reazioni indignate.

I commenti social: divisione e rabbia

Sui social il tema è diventato virale, con centinaia di commenti che riflettono una spaccatura profonda nell’opinione pubblica italiana.

  • Indignazione: «Donzelli si deve vergognare, parole vergognose e colpevoli», scrive un utente. «Spero che la politica dimostri umanità», aggiunge Lorenza.
  • Sostegno a Salis: «Sono con Ilaria», commenta un altro utente. Molti sottolineano la necessità di proteggere una cittadina italiana, indipendentemente dalle idee politiche.
  • Critiche feroci: «Solo i sinistroidi potevano farla eurodeputata. Se Orban la rinchiude, fa un favore a quasi tutti gli italiani», scrive Giovanni.

Un caso politico e umano

Al di là delle divisioni ideologiche, la vicenda pone un interrogativo più ampio: quanto pesa la politica e quanto invece l’umanità nella decisione del Parlamento europeo? La sorte di Ilaria Salis non riguarda soltanto un’aula di Bruxelles, ma tocca corde profonde nella società italiana ed europea, come dimostrano le accese reazioni social.

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