Ha inoltre definito Bruxelles “la capitale di tutti”, simbolo della democrazia e dell’integrazione europea. Il riferimento non casuale alla città che ospita le principali istituzioni comunitarie è apparso come una risposta indiretta a chi, in diversi Paesi, invoca un ritorno a logiche sovraniste e nazionali.
Un omaggio ai Parlamenti e al ruolo democratico delle istituzioni
Nel corso della giornata, il Presidente italiano ha visitato il Parlamento belga, soffermandosi sull’importanza delle assemblee legislative nel garantire la vitalità democratica. “Il Parlamento è lo snodo fondamentale delle democrazie”, ha affermato, ricordando la sua lunga esperienza come deputato e presidente della Camera in Italia.
Mattarella ha poi affrontato il tema delicato dei bilanci pubblici, ringraziando il presidente del Senato belga per l’accoglienza “in un momento travagliato per tutte le democrazie”. Ha ribadito come il confronto parlamentare, anche aspro, resti essenziale per assicurare la legittimità delle decisioni economiche.
Il viaggio in Belgio come segnale politico
Il viaggio del Presidente italiano in Belgio assume un valore fortemente simbolico. In un’Europa segnata da tensioni politiche interne e dal ritorno di sentimenti anti-europeisti, la voce di Mattarella si è alzata come richiamo all’unità e alla responsabilità comune. “L’Europa è libertà, democrazia e progresso”, ha ribadito, sottolineando che nessuna nazione può affrontare da sola le sfide del XXI secolo.
Nei prossimi giorni, Mattarella incontrerà esponenti del governo belga e rappresentanti delle istituzioni europee per discutere di sicurezza, coesione economica e transizione energetica. La sua visita si chiuderà con un messaggio condiviso: difendere la sovranità dell’Unione significa difendere la dignità e la libertà dei suoi cittadini.