venerdì, Novembre 22

Italia in lutto. Muore Gaetano Pesce

Nato l’8 novembre del 1939 a La Spezia, Pesce ha trascorso gran parte della sua vita a New York dal 1983, mantenendo comunque stretti legami con l’Italia, dove ha continuato a esprimere la sua critica sociale attraverso opere come la scultura “L’Italia in croce”, che raffigura la penisola come crocifissa e sanguinante, un simbolo delle sue preoccupazioni e critiche verso il suo paese d’origine.

 

La scomparsa di Gaetano Pesce rappresenta una perdita irreparabile per il mondo dell’arte e del design. Il suo impatto è stato globale, con opere esposte nei più importanti musei di tutto il mondo, dal MoMa di New York al Victoria&Albert di Londra, passando per il Pompidou di Parigi e il Vitra di Weil am Rhein in Germania.

Pesce è stato riconosciuto per la sua originalità e il suo coraggio nel superare i confini tra arte, design e architettura, creando opere che sfidano le convenzioni e stimolano la riflessione.

Tra le sue opere più celebri, oltre alla già menzionata poltrona Up5, si annoverano la lampada Moloch, il divano Tramonto a New York e il tavolo Sansone.

Un altro lavoro significativo è stato “Sessantuna”, realizzato nel 1961 in occasione del centenario dell’Unità d’Italia, composto da 61 tavoli disposti in modo da formare la sagoma dello stivale italiano, un’opera che oltre a celebrare l’unità nazionale rifletteva anche sulle complessità e le contraddizioni della storia italiana.

Gaetano Pesce rimarrà per sempre nei cuori e nelle menti di coloro che hanno ammirato il suo talento e la sua audacia nel trasformare il mondo che lo circondava.

Il suo lascito artistico continuerà a ispirare e a provocare riflessioni su temi cruciali della società contemporanea, garantendo che il suo spirito creativo e ribelle continui a vivere attraverso le sue opere senza tempo.

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