venerdรฌ, Luglio 11

Italia. Nuova scossa di terremoto oaura tra i residenti, la zona colpita

Italia. Nuova scossa di terremoto oaura tra i residenti, la zona colpita

 

Nella giornata del 10 luglio 2025, una scossa di terremoto di magnitudo 2.8 ha colpito la Costa Garganica, in provincia di Foggia. L’evento sismico è stato registrato dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), che monitora costantemente l’attività tellurica sul territorio italiano

 

L’evento sismico è stato registrato dalla rete di monitoraggio sismico alle 11:40 (ora locale). L’epicentro è stato localizzato nella parte più settentrionale del Gargano, nei pressi del Lago di Lesina, a qualche chilometro al largo della costa

Sebbene non siano stati resi disponibili dati precisi su profondità e coordinate geografiche, dai rilievi comparabili è possibile stimare che l’ipocentro si trovasse a qualche chilometro sotto la superficie, tipicamente entro un’area tra i 5 e i 10 km.

Impatti percepiti e danni

Fortunatamente, il sisma non ha causato danni a persone o strutture. Trattandosi di una scossa di lieve intensità, essa è stata percepita soprattutto in prossimità dell’epicentro. In persone abituate a cessie più lievi, la scossa può aver generato qualche lieve sobbalzo o rumore degli arredi, ma nulla di anomalo o traumatico

Il contesto sismico del Gargano

La Costa Garganica è una zona nota per la sua attività sismica. Nell’arco degli ultimi mesi si sono verificate diverse scosse di magnitudo compresa tra 2.0 e 3.0. Ad esempio:

 

Il 3 luglio, sempre sulla Costa Garganica, sono state registrate scosse di magnitudo 2.6 e 2.4 con profondità intorno ai 3–7 km

Il 2 luglio, ancora nella stessa area, una scossa di magnitudo 2.8 è stata individuata a circa 5 km di profondità

Questi sismi rientrano in un trend ricorrente per la regione: scosse leggere, brevi, che non evidenziano situazioni di pericolo imminente ma che richiedono comunque monitoraggio e attenzione da parte degli enti competenti, soprattutto per prevenire eventuali faglie attive.

Cosa dice l’INGV

L’INGV è l’ente italiano incaricato del monitoraggio e dell’analisi dei terremoti. Le rilevazioni del 10 luglio sono state prontamente riportate nel sistema di archivio sismico in tempo reale, che consente di tracciare ogni impulso tellurico in Italia

 

Grazie ai dati INGV, è possibile ricostruire la frequenza, l’intensità e la distribuzione geografica dei terremoti, distinguendo tra scosse superficiali, occulte o ad alto impatto potenziale.

 

Sequenza recente sulla Costa Garganica

Gli ultimi mesi presentano un pattern di attività sismica moderata ma frequente. Oltre alla scossa del 10 luglio, si segnalano:

 

5 luglio: due scosse, una di magnitudo 2.4 e una di 2.3, entrambe a circa 4–5 km al largo di Foggia

 

6 luglio: sismogrammi segnalano una scossa di magnitudo 2.0 in mare aperto, sempre nella stessa fascia costiera .

 

La presenza di un’attività sismica lievemente intensificata ravviva l’interesse di studio sui movimenti tettonici della Puglia settentrionale.

 

Significato geologico

 

Geologicamente, l’area del Gargano e del Tavoliere è attiva dal punto di vista sismico, anche se meno esposta rispetto a regioni come l’Appennino centrale. Dal punto di vista della pericolosità, gli eventi con magnitudo inferiore a 3 raramente provocano danni significativi. Tuttavia, il territorio meriterebbe continui studi sulle faglie regionali e sulla loro capacità di generare evoluzioni sismiche. In passato, la Puglia ha registrato eventi più netti: il terremoto del Gargano del 1893 (M 5.4), con ingenti danni e vittime, e quello della Capitanata del 1627 (M 6.7), devastante per San Severo e i centri circostanti

 

 

Cosa fare in casi analoghi

 

In caso di scosse, pur lievi, è sempre consigliabile:

 

Rimanere calmi.

 

Valutare eventuali danni strutturali o cedimenti interni.

 

Seguire i consigli della Protezione Civile, che in contesti di sequenze sismiche fornisce linee guida, aggiornamenti e, se serve, misure di prevenzione.

 

Un’area da tenere sotto controllo

 

La sequenza sismica degli ultimi giorni suggerisce un’attenzione maggiore verso l’area garganica, pur nella consapevolezza che magnitudo basse non rappresentano una minaccia per l’incolumità collettiva. Grazie al continuo monitoraggio da parte dell’INGV, in collaborazione con la Protezione Civile, l’area si mantiene sotto osservazione, pronta a cogliere eventuali variazioni nei modelli sismici