Il sisma ha avuto una durata di pochi secondi ma è stato accompagnato, secondo le testimonianze, da un forte boato che ha causato allarme tra gli abitanti. In molti hanno segnalato di aver sentito un rumore sordo prima del movimento del terreno.
Percezione in altri centri urbani
Oltre a Borgo Pace, la scossa è stata avvertita anche nelle sue frazioni, in particolare a Lamoli e Parchiule. Il sisma è stato sentito in modo evidente anche in comuni limitrofi come Urbania, Sant’Angelo in Vado e Mercatello sul Metauro, tutti situati nella provincia di Pesaro Urbino.
Anche alcune aree dell’alto Riminese e la parte settentrionale della provincia di Arezzo hanno registrato la percezione del movimento tellurico, segno che la scossa ha avuto un’ampia area di propagazione nonostante la magnitudo non elevata.
Nessun danno segnalato, ma tanta paura
Fortunatamente, al momento non risultano danni a edifici né feriti tra la popolazione. Tuttavia, la paura è stata tangibile, soprattutto perché la scossa si è verificata in un orario in cui molte persone si trovavano in casa o nei luoghi di lavoro per la pausa pranzo. Il terremoto ha colto di sorpresa residenti e lavoratori, inducendo molti ad abbandonare temporaneamente le abitazioni e i locali per cercare rifugio all’esterno.
Le autorità locali e la Protezione Civile si sono immediatamente attivate per effettuare i controlli di rito sugli edifici pubblici e scolastici, ma fino a questo momento non sono state riscontrate criticità.
Una seconda scossa, ma di entità molto lieve
A circa venti minuti dalla prima scossa, precisamente alle ore 13:36, l’INGV ha rilevato una seconda scossa sismica, questa volta di magnitudo decisamente inferiore: appena 0.3. Anche questa replica ha avuto come epicentro la zona di Borgo Pace. A causa della sua bassa intensità, la seconda scossa è stata avvertita solo da un numero limitato di persone e non ha avuto effetti rilevanti.
La risposta sui social: testimonianze in tempo reale
Come ormai accade di consueto in questi casi, la reazione dei cittadini non si è fatta attendere e molti hanno condiviso la loro esperienza sui social media. Su Facebook, Twitter e gruppi WhatsApp sono subito apparse testimonianze di chi ha percepito chiaramente il terremoto. Numerosi utenti hanno descritto la scossa come un forte boato accompagnato da un improvviso tremolio, durato solo pochi secondi ma sufficiente a generare apprensione.
Molti commenti sottolineano il fatto che, nonostante la scossa non sia stata particolarmente violenta, la sua natura improvvisa e il rumore che l’ha accompagnata hanno causato una forte impressione.
Una zona sismica, ma non ad alto rischio
L’area dell’Alta Valle del Metauro non è nuova a episodi sismici, anche se non è considerata tra le più a rischio d’Italia. Tuttavia, la sua posizione tra l’Appennino umbro-marchigiano e quello tosco-romagnolo la rende soggetta a movimenti tellurici occasionali, spesso di lieve o moderata intensità.
Secondo gli esperti, eventi di magnitudo attorno al 3.0 sono relativamente comuni e non destano generalmente particolari preoccupazioni dal punto di vista della sicurezza, ma rappresentano comunque un importante segnale da monitorare per la comprensione della dinamica geologica dell’area.
Le raccomandazioni degli esperti
A seguito del sisma, i sismologi dell’INGV hanno ricordato l’importanza di seguire sempre le norme di comportamento in caso di terremoto. Anche scosse lievi possono essere precursori di eventi più significativi, sebbene nella maggior parte dei casi si tratti di eventi isolati. Si consiglia alla popolazione di mantenere la calma, evitare di diffondere notizie non verificate e seguire esclusivamente le comunicazioni ufficiali fornite dalle autorità competenti.
In caso di nuove scosse, è opportuno ripararsi sotto mobili solidi o architravi, evitare l’uso degli ascensori e, se ci si trova all’aperto, allontanarsi da edifici, alberi e linee elettriche