“Il teatro ha voluto sottolineare il suo straordinario contributo sotto sei sovrintendenti, grazie alla sua energia, determinazione e capacità di assicurare coesione e continuità all’istituzione.”
Parole che testimoniano quanto la sua figura fosse importante non solo dal punto di vista professionale, ma anche umano. Il Sovrintendente Fortunato Ortombina, il Direttore Musicale Riccardo Chailly, il Direttore del Corpo di Ballo Frédéric Olivieri e l’intera direzione del teatro hanno espresso vicinanza alla famiglia in questo momento di dolore.
Il ricordo e la commemorazione
Per rendere omaggio a Maria Di Freda, il Teatro alla Scala ha annunciato che in autunno si terrà una commemorazione ufficiale. Sarà un momento per ricordare non solo la sua straordinaria carriera, ma anche il suo impegno costante per mantenere viva l’eccellenza artistica e organizzativa del teatro.
Amici, colleghi e artisti che hanno avuto la fortuna di lavorare con lei la descrivono come una donna capace di unire fermezza e gentilezza, dotata di una rara abilità nel gestire le situazioni più complesse senza mai perdere la calma. Una figura che sapeva valorizzare il lavoro di squadra e creare un clima di collaborazione e rispetto.
Una vita tra passione e dedizione .Fin da giovane, Maria Di Freda aveva mostrato una forte inclinazione per il mondo dell’arte e dello spettacolo. La sua carriera non è stata frutto del caso, ma il risultato di anni di impegno, preparazione e sacrifici. Lavorare alla Scala significava confrontarsi quotidianamente con produzioni di altissimo livello, artisti di fama mondiale e sfide organizzative di grande portata.
La sua determinazione l’aveva portata a gestire con competenza tournée internazionali, rapporti istituzionali e complessi progetti logistici. La sua capacità di adattarsi ai cambiamenti e di mantenere alta la qualità dell’offerta culturale aveva reso la Scala un esempio di eccellenza anche fuori dai confini italiani.
L’eredità di Maria Di Freda
La scomparsa di Maria Di Freda rappresenta una perdita importante per il mondo dello spettacolo italiano. La sua eredità, tuttavia, non si misura solo nei numeri o nei progetti realizzati, ma soprattutto nell’impronta umana e professionale che ha lasciato.
Molti ricordano il suo sorriso rassicurante, la sua capacità di incoraggiare chi lavorava con lei e il suo impegno nel sostenere le nuove generazioni di professionisti del teatro. Era convinta che la cultura dovesse essere accessibile e di qualità, e ha lavorato con costanza per garantire che la Scala mantenesse il suo ruolo di punto di riferimento mondiale.
Un addio che lascia un vuoto
Il lutto per la scomparsa di Maria Di Freda non riguarda solo la Scala di Milano, ma tutto il panorama culturale italiano. La sua figura ha rappresentato un ponte tra tradizione e innovazione, mantenendo sempre salda la missione di offrire al pubblico il meglio della produzione artistica.
Oggi, mentre amici e colleghi si preparano a ricordarla nella commemorazione d’autunno, resta il ricordo di una donna che ha dedicato la vita alla cultura e allo spettacolo, con una passione che continuerà a ispirare chi opera in questo settore.