Secondo ricostruzioni filtrate a Washington, già allora era stata sondata la possibilità di un outfit più formale (giacca e cravatta) per disinnescare tensioni di protocollo.
La scelta “ibrida”: formale ma senza cravatta
Il total black senza cravatta appare come un compromesso: abbastanza formale per rispettare il contesto, ma ancora in linea con l’immagine di leader in tempo di guerra che Zelensky ha costruito. Il nero comunica sobrietà e lutto, la camicia senza cravatta segnala che l’eccezionalità del conflitto non è archiviata. Un messaggio che guarda a più platee: Washington, l’opinione pubblica ucraina e i partner europei.
Quando Zelensky ha seguito (e quando ha rotto) il galateo
Non è la prima volta che il presidente ucraino indossa il completo. Nel 2020, durante la visita nel Regno Unito, si presentò con due pezzi scuro, camicia bianca e cravatta per gli incontri istituzionali. Tre anni più tardi, nel 2023, tornò a Londra in piena guerra e scelse di nuovo la felpa verde con tridente, pantaloni cargo e scarponcini, ribaltando deliberatamente il canone del protocollo per tenere la guerra al centro della scena. Negli ultimi anni l’abbigliamento tattico di Zelensky e del suo staff è stato firmato in gran parte dal marchio M-Tac, divenuto simbolo dell’identità visiva del governo in guerra.
Segnali alla trattativa (e al fronte interno)
La cornice simbolica conta: a valle del vertice in Alaska tra Trump e Vladimir Putin, ogni dettaglio racconta priorità e posture. Presentarsi a Washington in abiti scuri e non operativi può essere letto come apertura al tavolo; l’assenza della cravatta, come richiamo a un conflitto ancora vivo. In controluce, il messaggio all’opinione pubblica ucraina: il capo resta “in servizio”, ma cerca sponde dove si decide la sicurezza del Paese.
Simboli che pesano più delle parole?
Il guardaroba di un leader in guerra è parte della comunicazione strategica. La domanda resta: quanto incide un look sul clima di un negoziato e sulla percezione internazionale? E, soprattutto, può un dettaglio di stile rendere più comprensibile – o più accettabile – la distanza tra il campo di battaglia e i tavoli diplomatici?