“La reazione di Israele sta assumendo forme drammatiche”. Ha anche ringraziato il personale sanitario e umanitario italiano che opera nella Striscia, promettendo che il governo farà il possibile per proteggerli.
Riguardo l’Ucraina, la presidente ha ribadito il sostegno all’autodifesa del Paese, sottolineando l’importanza della ricostruzione come scommessa per la libertà e la prosperità. Ha inoltre confermato il sostegno a nuove sanzioni contro la Russia, invitandola ad avviare negoziati seri.
Difesa comune e sforzo europeo
La premier ha rilanciato la proposta di aumentare le spese per la difesa e la sicurezza: “Arrivare al 3,5% del PIL in difesa è un impegno che l’Italia rispetterà. Non possiamo permetterci di lasciare il Paese esposto e indifeso. Nessuno può considerarsi libero se delega ad altri la propria difesa”.
Meloni ha inoltre affermato che “nessun aereo è partito da basi italiane per colpire l’Iran” e che l’Italia non ha partecipato ad alcuna azione militare. Tuttavia, ha assicurato che il governo si è mosso per garantire gli approvvigionamenti energetici, considerati a rischio in caso di ulteriori attacchi nello Stretto di Hormuz.
Opposizioni divise, ma ferme sul no alla guerra
Le reazioni delle opposizioni sono state immediate. Il Movimento 5 Stelle ha presentato una risoluzione contro il riarmo europeo e contro la subordinazione all’amministrazione americana, chiedendo la condanna degli attacchi israeliani e statunitensi come “violazioni del diritto internazionale”.
Il Partito Democratico ha chiesto alla premier di chiarire il ruolo dell’Italia nel contesto attuale e ha ribadito l’opposizione all’utilizzo delle basi italiane per qualsiasi intervento militare, chiedendo un maggiore sforzo diplomatico per fermare l’escalation.
Infine, AVS ha chiesto una netta condanna delle ostilità e una dissociazione dall’attacco degli Stati Uniti, che definisce “irresponsabile e gravemente lesivo del diritto internazionale”.
Prospettive per il Consiglio europeo
Il Consiglio europeo del 26 e 27 giugno sarà centrale per valutare le priorità strategiche dell’Unione. Meloni ha sottolineato la necessità per l’Europa di concentrarsi su temi fondamentali come sicurezza, difesa, approvvigionamenti energetici e stabilità internazionale, evitando di sprecare energie su materie che possono essere regolate a livello nazionale.
“Il frangente internazionale è estremamente complesso”, ha concluso la premier. “Ma l’Italia non si tirerà indietro: servirà unità, coraggio e determinazione per difendere i nostri valori e garantire la sicurezza dei cittadini”.