giovedì, Aprile 17

Bisignani, Giorgia Meloni pronta al colpo a sorpresa: Election Day in arrivo?

Meloni, lo scenario del FT: “Come risponde a Trump”

Piantedosi in avanscoperta, governatori tentati dal rinvio

Il primo segnale arriva dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che avrebbe proposto di votare in Veneto nella primavera 2026, aprendo di fatto a un possibile accorpamento con le politiche. Un’idea che potrebbe far gola a governatori come De Luca, Fontana e Fedriga, desiderosi di un allungamento di mandato o di una transizione morbida verso nuovi ruoli.

Nel frattempo, le manovre parlamentari si intensificano, con Forza Italia sempre più vicina a Fratelli d’Italia, e la segretaria del Pd Elly Schlein alle prese con la competizione a sinistra e la pressione interna di una base sempre più divisa.

Meloni tra consenso e Quirinale

Secondo Bisignani, Meloni sa che il suo governo – per diventare il più longevo della Repubblica – dovrebbe arrivare al 2027, ma già oggi si parla di Quirinale 2029 come possibile obiettivo finale della premier. Accorpare le elezioni ora potrebbe garantirle un mandato più stabile e sfruttare il momento favorevole, prima che sondaggi e tensioni internazionali la logorino.

Mattarella, l’Europa e il paradosso presidenzialismo

Nel retroscena si evidenzia anche il ruolo del Presidente della Repubblica: Sergio Mattarella, nel ruolo di “poliziotto cattivo” rispetto all’asse Trump-Musk, rappresenta una figura rassicurante per Bruxelles e i mercati. Meloni invece si pone come “poliziotta buona”, pronta a dialogare con Washington e a bilanciare lo scacchiere globale senza scossoni istituzionali.

Il Pnrr e i vincoli Ue: l’altra emergenza

Al centro delle valutazioni anche il rallentamento del Pnrr e l’incognita delle scadenze europee. Se l’Unione concedesse un’estensione delle tempistiche – come fatto con la Spagna – fino alla fine del 2026, Meloni avrebbe la possibilità di disinnescare anche questa mina politica.

La possibilità di un Election Day servirebbe dunque non solo a sfruttare il consenso residuo, ma anche a bloccare la speculazione politica e finanziaria, in un’Italia dove “quando si vota, tutto si ferma”.

Un’idea pazza, ma forse vincente

Scrive Bisignani: «Una mossa audace, anche se rischiosa, in perfetto stile Meloni. Quando tutti pensano che resterà ferma, lei muove la regina. Pazza idea? Forse. Ma in politica, spesso, sono le pazze idee a funzionare davvero. E da quando ha fondato Fratelli d’Italia, non ne ha sbagliata una».

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