venerdì, Settembre 5

Meloni e il piano per isolare Macron: la premier ferma su Ucraina, Palestina e alleanza con Trump

Meloni risponde all’attacco francese senza vendette ma con fermezza

Giorgia Meloni non cede alle provocazioni di Emmanuel Macron e del premier francese François Bayrou. Dopo le accuse infondate di “dumping fiscale” rivolte all’Italia da Parigi, la premier ha scelto una linea chiara: niente sgarbi istituzionali, ma una strategia politica netta, che evidenzi la debolezza francese e rafforzi il ruolo dell’Italia nello scenario europeo e internazionale.

Come riportato da Affaritaliani.it Meloni non intende disertare vertici o video-call, ma ribadire la sua visione: nessun invio di truppe italiane in Ucraina anche in caso di tregua, e no al riconoscimento dello Stato di Palestina, posizione adottata invece dall’Eliseo.

La linea italiana su Ucraina e Medio Oriente

Il governo italiano resta compatto. Secondo fonti vicine a Palazzo Chigi, riconoscere oggi la Palestina significherebbe complicare ulteriormente il difficile tentativo di mediazione internazionale, già reso instabile dalle scelte del premier israeliano Benjamin Netanyahu.

Al tempo stesso, Meloni condivide con il cancelliere tedesco Friedrich Merz lo scetticismo sull’invio di truppe in Ucraina, una linea opposta a quella francese e britannica (con Keir Starmer in prima fila).

L’Italia, ha ribadito più volte il ministro degli Esteri Antonio Tajani, condanna con fermezza gli attacchi ai civili a Gaza e in Cisgiordania, ma resta contraria a mosse unilaterali che possano indebolire il processo negoziale.

Un ponte tra Bruxelles e Washington

Uno degli asset strategici di Giorgia Meloni resta il legame con gli Stati Uniti. Vediamo quale sarebbe il piano della Premier.

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